Altro incontro con la rubrica dedicata alla tutela che NON ti tutela.
Oggi ti racconto la storia di Francesca, alle prese con la sua “tutela”.
Il tutto ha inizio quando nel mese di Settembre (2019) viene recapitata una bolletta di conguaglio di €698,44 per un totale di 5389 kWh fatturati in 21 mesi, precisamente da Ottobre 2017 al 31 Luglio 2019.
Un normale conguaglio, che tra l’altro non gode nemmeno della prescrizione breve (2 anni) in quanto regolarmente fatturato nei tempi previsti dalle normative in vigore.
Fin qui nulla di strano.
Visto la cifra abbastanza sostenuta rispetto alle normali bollette che Francesca riceveva di consueto, prima di procedere al pagamento ha voluto effettuare delle verifiche per capire se ciò che veniva richiesto dal fornitore che tutela i consumatori fosse corretto o meno.
Ed è qui che accede per Francesca accade dell’incredibile.
Confrontando le letture presenti nel contatore, erano completamente diverse da quelle che il fornitore aveva fatturato. Cosa ancora più assurdo è che la tipologia di lettura era reale.
Francesca quindi fa partire il primo reclamo dove segnala l’evidente errore, reclamo a cui viene data la classifica risposta, dove il cliente a torto e loro hanno ragione: in sunto “i dati fatturati sono stati trasmessi dal distributore, perciò risultano essere reali e corretti, si prega di procedere al pagamento onde evitare la sospensione”.
Infuriata da questa risposta cerca più volte di contattare il servizio clienti, dove alcune volte cade la linea, altre volte chiudono il telefono e quando riesce a parlare con un’operatore non fa altro che dare la stessa risposta data al reclamo.
Il tempo pass e Francesca esausta e con nessuna voglia di pagare la bolletta si ritrova costretta a dover chiedere una rateizzazione per evitare la sospensione, ma lo fa con molta rabbia e a malincuore, ma no ni arrende, decidendo di affidare la pratica all’Associazione Tutela Consumatori con cui collaboro come Responsabile dello Sportello Energia.
Da qui iniziamo a interfacciarci direttamente con il distributore, visto che il fornitore non voleva prendere atto delle lamentele della cliente.
Passano circa una decina di giorni dove il distributore comunica che vi è stato un errore di trasmissione al fornitore e ha provveduto ad inoltrare le letture corrette.
Passano circa altri 10 giorni e Francesca si vede pervenire una nuova fattura da parte del suo fornitore, dove veniva ricalcolata la bolletta contestata di oltre 1000 kWh, corrispondenti ad un totale di 290,35€.
Vuoi evitare situazioni come questa?
Hai due possibilità.
O Scopri la guida gratuita che ti aiuterà passo dopo passo nella lettura del tuo contatore luce, e ti impegni puntualmente a comunicare con il tuo fornitore per evitare problemi togliendo tempo a te e alla tua famiglia o in alternativa contattarmi e delegare a me la gestione delle tue utenze.
Think big (pensa in grande), insieme si può,
Giovanni.
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