Ieri sono rimasto colpito da una telefonata ricevuta da una coppia, marito e moglie, abbastanza avanti con l’età, che mi facevano presente le loro enormi perplessità in merito alla cessazione del mercato tutelato.
Ho avuto modo di parlare con la moglie, Lucia, che mi raccontava come, ha seguito di una chiamata ricevuta da un call center, era stata intimidita e pressata sull’urgenza di sottoscrivere un contratto nel mercato libero, altrimenti a fine anno sarebbero rimasti senza luce e gas.
Mi raccontava, anche, che ha seguito di questa chiamata, che l’aveva scosso notevolmente, non riusciva più a dormire la notte.
Purtroppo continuano ad esserci figure con metodi di vendita cosi aggressiva, andando a creare anche questi disagi, a loro insaputa.
Una tra queste è proprio quella del call-center. Tempo fa ho scritto proprio un articolo sui motivi per cui è da evitare questa tipologia di venditori.
LEGGI ORA:
4+1 buoni motivi per non fare un contratto con un call center
Occorre fare chiarezza in merito alla cessazione del mercato tutelato e come bisogna comportarsi con le proprie utenze e non farsi trovare impreparati.
Ormai è noto a tutti che, per effetto della legge sulla concorrenza n°124/2017, il prossimo Luglio 2020 i contratti attivi nel mercato di maggior tutelato non saranno più disponibili, nonostante i continui rinvii occorre capire cosa fare e come comportarsi.
Innanzitutto è opportuno capire la differenza tra i due mercati, ciò permetterà di essere preparati di fronte a venditori che vogliono fare solamente i loro interessi.
Nel servizio di maggior tutela è l’Autorità a fissare il prezzo del costo del mq di gas metano o kWh di energia elettrica, tenendo conto delle quotazioni del mercato internazionale degli idrocarburi. Quindi ci troviamo di fronte ad offerte standard che si aggiornano trimestrale.
Viceversa, nel mercato libero, ogni azienda fornitrice, tendenzialmente, ha più di un’offerta. Tali offerte possono essere condite con servizi extra per attirare il potenziale cliente. Inoltre ogni consumatore può scegliere la propria offerta, in base alle proprie esigenze, tra gli oltre 600 fornitori presenti sul mercato e il rischio di incappare in una truffa o in un’offerta poco conveniente è dietro l’angolo.
Ma cosa succederà realmente il 30 Giugno 2020, quando il mercato tutelato cessare di esistere?
Ancora quali sono le sorti dei consumatori non è dato saperlo, in quanto manca la delibera del Governo che regolamenta tale cessazione.
Per certo, l’unica via da escludere è quella che i consumatori con un contratto ancora attivo nel servizio di tutelata resteranno senza luce e gas, come comunicato dall’operatore alla Sig.ra Lucia.
Difatti i fornitori nonostante non operano più nel mercato dell’energia e del gas non possono cessare la fornitura per cause non imputabili al cliente (es. morosità).
Ogni fornitore ha l’obbligo di continuare l’erogazione del servizio e qualora dovrebbe avere delle problematiche allora li subentra il distributore.
L’ipotesi più remota che si possa fare è quella di portare tutti i consumatori, che non hanno ancora scelto un fornitore nel mercato libero, nel mercato di salvaguardia/di ultima istanza.
Difatti questi mercati sono stati creati per tutti quei consumatori che per svariati motivi rimangono senza fornitore (fallimento, impossibilità nel poter garantire il servizio, ecc.) garantendo la continuità del servizio, ma, c’è un ma.
Infatti, la peculiarità di questi mercati è che i prezzi sono maggiorati rispetto alla media delle quotazioni di luce e gas. Quindi si rischierebbe di vedere incrementare la propria spesa per le utenze.
Questa potrebbe essere una valida risposta a ciò che succederà alla cessazione del mercato tutelato.
Pertanto, ricapitolando:
- con la cessazione del mercato libero, SICURAMENTE non rimarrai senza luce;
- c’è la probabilità, essendo che il contratto non sia più disponibile, che verrai catapultato nel mercato di default/salvaguardia con prezzi maggiorati.
Queste solo i consigli che mi sento di darti affinché tu possa avere quel pizzico di informazioni in più per evitare di cascare nelle trappole di venditori poco etici.
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