Oggi desidero raccontarti la storia di Massimo, un mio cliente che tempo fa si è trovato alle prese con un corrispettivo di morosità di 417€, a suo parere illegittimo, per il quale abbiamo richiesto l’annullamento.

Sai già cos’è il CMOR?

L’acronimo CMOR sta ad indicare il Corrispettivo di Morosità e si applica quando un cliente finale, nel mercato libero, decide di cambiare fornitore di energia ma ha ancora delle fatture in sospeso con il vecchio fornitore.

Tale corrispettivo è stato introdotto dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG, oggi ARERA) con la delibera ARG/elt 219/10. Il sistema, però, fu abolito dal Tar della Lombardia nel 2013 ed in seguito reintrodotto dal Consiglio di Stato.

Ciò che dobbiamo chiederci è: ma il CMOR è sempre dovuto dall’utente?

Può verificarsi, ad esempio, il caso in cui viene notificata una bolletta contenente la voce di spesa relativa al corrispettivo CMOR ma il cliente ha già saldato il suo debito. Oppure, la cifra richiesta risulta eccessiva o incongrua rispetto ai parametri previsti. O, magari, la stessa bolletta è conseguenza di un falso contratto stipulato.

In questi ed altri casi è possibile fare un reclamo per un CMOR illegittimo.

Prima però approfondiamo nel dettaglio il suo funzionamento.

L’obiettivo di questo strumento è principalmente quello di tutelare il vecchio fornitore, al quale viene a mancare la possibilità di sospendere la fornitura al cliente, per evitargli di dover agire in sede giudiziaria al fine di recuperare il credito nei confronti di un cliente moroso passato ad altro fornitore senza aver prima saldato il suo debito.  Ciò avviene solitamente nel cosiddetto “turismo energetico”.

Quindi il CMOR è una forma di indennizzo che viene riconosciuta al gestore uscente ma che non copre l’intero debito lasciato. Il calcolo del CMOR è particolarmente complicato; possiamo dire, semplicisticamente, che corrisponde ad una media di 3 mesi di fornitura, anche non consecutivi, a cui vengono applicati altri valori. Si tratta dunque di un importo forfettario.

Qui dei chiarimenti da parte di ARERA.

Ancora più difficile è liberarsi del Corrispettivo di morosità poiché, per farlo, si potrebbe rischiare di pagare il debito ben due volte.

Si, proprio cosi.

Quando arriva la fattura del nuovo fornitore contenente l’importo CMOR dovrai, infatti, pagare in primis la bolletta contenente il CMOR per evitare di incorrere in distacchi di energia, ma non dovrai dimenticarti di saldare il debito con il precedente fornitore qualora il valore del CMOR risulti più alto del reale debito.

Inoltre, passerà del tempo prima che il CMOR finisca nelle casse del fornitore che l’ha inviato e probabilmente nel frattempo continuerai a ricevere solleciti di pagamento da parte di agenzie di recupero crediti a cui è stata affidata la pratica.

E non basterà dire “ho già pagato il CMOR” perché non risulterà ancora, e anche se inviassi loro una copia del pagamento effettuato non servirebbe a nulla, in quanto non hanno accesso ai dati inerenti al CMOR, quindi non sarebbe dimostrabile. Insomma, una situazione confusa e dal sapore amaro.

Ma adesso che hai messo a fuoco l’obiettivo, ti racconto l’esperienza di Massimo.

Massimo è titolare di un’attività di toelettatura per animali. Dopo aver subito un cambio fornitore a sua insaputa, il fornitore uscente gli ha fatturato una penale di 237€ per mancato preavviso. Nonostante non avesse effettuato consapevolmente alcun cambio e malgrado tutte le dovute spiegazioni, il fornitore ha deciso ugualmente di recuperare il debito attraverso il CMOR.

Dopo aver ricevuto la bolletta di importo pari a 417€, mi ha contattato e abbiamo pensato di interpellare lo Sportello del Consumatore per far luce sulla provenienza del debito e per capire a quali fatture faceva riferimento.

Facendo le dovute verifiche ci siamo accorti di un paio di inesattezze:

  • il CMOR era di importo superiore rispetto al reale debito;
  • non era stata inviata alcuna comunicazione di costituzione in mora e relativa comunicazione di avviso al cliente di procedimento con il CMOR;
  • il CMOR può essere richiesto solamente per importi inerenti ai consumi e non per altri importi scoperti. (successivamente rese valide con l’aggiornamento della delibera di riferimento)

Alla luce di tutto ciò abbiamo inviato un reclamo e in soli 23 giorni è arrivata la comunicazione di annullamento del CMOR con il relativo rimborso dei 417€ già pagati illegittimamente.

CMOR

È dunque possibile fare far valere i propri diritti, ma occorre conoscere le regole del gioco.

Fai bene attenzione, quello sopra è solo uno dei motivi per cui è possibile chiedere l’annullamento del corrispettivo di morosità.

Il vero problema è che, oggi, le compagnie fornitrici di energia elettrica e gas fanno rientrare nella voce CMOR qualsiasi spesa da addebitare al cliente uscente, anche quelle che nulla hanno a che fare con la fornitura come ad esempio le penali per recesso anticipato, ma è fondamentale sapere che ciò viola la normativa vigente in atto.

A proposito se hai ricevuto una penale per recesso anticipato o per non aver rispettato     i tempi di preavviso clicca subito qui per scoprire come annullarla

Riepilogando, il CMOR che hai ricevuto, sarà dovuto, soltanto se:

  • L’utenza elettrica è alimentata in bassa tensione e il valore del CMOR è di almeno 10€;
  • Il credito vantato dal fornitore non ha ad oggetto somme dovute per ricostruzione dei consumi a fronte di accertato malfunzionamento del misuratore;
  • Al cliente viene inviata, tramite raccomandata, la comunicazione di messa in mora, con l’avviso dell’applicazione del CMOR in caso di mancato pagamento del debito entro i termini indicati;
  • Il cliente non ha pagato l’insoluto entro i termini indicati nella costituzione in mora;
  • Il fornitore ha rispettato tutti gli obblighi connessi alla cessazione del contratto emettendo, ad esempio, la fattura di chiusura contrattuale;
  • Il fornitore ha inviato, nei tempi previsti dalla regolazione, una risposta motivata al reclamo scritto relativo agli importi non pagati e ha pagato gli indennizzi previsti in caso di mancata risposta o di risposta inviata in ritardo.

Se invece hai dei dubbi su una bolletta contenente il CMOR e ritieni che il tuo fornitore non abbiamo rispettato alcuni requisiti, prenota subito la tua consulenza gratuita per richiedere l’annullamento.

NB. non contattarmi se cerchi solamente un modo per non pagare il tuo debito dovuto.

Insieme si può.

Giovanni


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