Costi medi Nelle bollette dell’energia elettrica e del gas troviamo svariate voci: vendita, trasporto e oneri sono alcune delle tante. Magari sono anche le più evidenti, quelle che saltano subito all’occhio, oltre il totale da pagare.
Per i più curiosi sarà capitato di leggere, nella prima o nella seconda pagina della bolletta, altre due voci, come:
- costo medio unitario della spesa per la materia energia/gas;
- costo medio della bolletta.
Ma cosa sono questi costi medi? E cosa stanno a significare?
I costi medi sono stati introdotti già da qualche anno, nel 2015 per la precisione, con l’introduzione della bolletta 2.0., con l’obiettivo di rendere più trasparenti e comprensibili le bollette per i consumatori finali.
Sta di fatto che, con gli anni, sembrerebbe che le cose stiano andando per il verso opposto.
In ogni caso, sono presenti e ce li dobbiamo tenere, tuttavia è giusto comprendere il giusto significato di queste due voci e come utilizzarli!
L’indicazione dei costi medi è nata per permettere ai clienti finali di avere un orientamento, di massima, su quanto stanno pagando per ogni singolo consumo, indipendentemente se di energia o di gas.
A mio avviso risulta un’informazione grossolano e alquanto inutile.
Perché dico questo?
Semplicemente perché ho potuto costatare di come questa informazione porti fuori strada i clienti finali nel valutare correttamente, sia quanto stanno pagando per il singolo prezzo del kWh/smc, sia per la valutazione di nuove proposte commerciali, creando solamente confusione.
L’errore che fanno molti consumatori quando leggono questi costi medi è quello di pensare che corrisponda all’offerta commerciale attiva con il proprio fornitore.
Bisogna fare un’importante precisazione su cosa sono i costi medi e di come vanno letti, onde evitare di ritrovarsi a fare delle valutazioni sbagliate.
In breve, queste due voci riguardano i costi sostenuti nel periodo di riferimento della bolletta in relazione ai consumi effettuati.
Scendendo più nel dettaglio possiamo definire cosi queste due voci:
- Il costo medio unitario della bolletta è calcolato come rapporto tra quanto complessivamente dovuto, al netto di quanto fatturato nella voce Altre partite, e i consumi fatturati;
- l costo medio unitario della spesa per la materia energia è calcolato come rapporto tra quanto dovuto per la voce spesa per la materia energia e i kWh/smc fatturati.
Da questa dettagliata descrizione si capisce benissimo che il valore di queste due voci è una vera e propria media, calcolata tra gli importi da pagare e i consumi effettuati.
Un dato superficiale e poco utile.
Perché a mio avviso questa informazione non è molto utile per i consumatori?
Trattandosi di una media e tenendo conto di tutti i costi fissi e variabili di una bolletta, questi valori tendono a cambiare per ogni bollette e pertanto non danno un’informazione rilevante o indispensabile, al cliente finale.
Anzi, lo stesso viene tratto in inganno credendo che quei costi si riferiscono all’offerta attiva con il fornitore e, giustamente, vedendo un importo molto alto rispetto alle offerte commerciali (che parlano del singolo kWh/smc) si appresta a fare delle decisioni affrettate, frutto di una valutazione errata.
In conclusione, possiamo dire che i consumi medi saranno più bassi, più alto sarà il consumo effettuato nel periodo di riferimento. Viceversa, saranno più alti minore sarà il consumo effettuato.
Sono valori che possono dire tutto, come possono dire niente.
Attenzione: i valori dei costi medi non corrispondono al costo del singolo standard metro cubo che si sta pagando. Queste voci, oltre al prezzo del consumo, contengono degli importi fissi, espressi in euro/cliente/mese o euro/PDR/mese, di corrispettivi differenti sulla base degli scaglioni di consumo, oltre ad eventuali ricalcoli.
Per una corretta valutazione di un’offerta commerciale, rispetto a quella che si ha al momento attiva, bisogna richiedere al fornitore la bolletta di dettaglio, da lì saranno evidenziato tutti i singoli costi e si potrà fare un giusto e corretto confronto.
Ma non è finita qui.
Potremmo anche dire che “oltre il danno, vi è la beffa” in quanto il dato dei costi medi viene manipolato da venditori poco etici che puntano solamente a chiudere il contratto.
Sulla base di queste informazioni non possono mancare le strategie ingannevoli dei truffavendoli (®) dell’energia, che utilizzano questi valori come termine di paragone, per portare il potenziale cliente alla stipula del contratto.
C’è un modo per poter trarre del vantaggio da queste due informazioni?
Sempre secondo il mio avviso, il dato che potrebbe portare un minimo di vantaggio ai clienti finali è quello del costo medio della bolletta, ovvero quanto si sta pagando ogni singolo kWh/smc omnicomprensivo di tutti i costi, sia fissi che variabili.
Questo dato potrebbe essere utilizzato per poter preventivare la spesa energetica famiglia, sempre in modo grossolano.
Avendo questo dato di riferimento e prendendo i consumi effettuati nel mese, si potrà avere, orientativamente, una previsione degli importi in quel mese.
Tutto qui, non riesco a trovare altri validi motivi per cui queste due informazioni possano essere rilevanti per i consumatori.
E tu? Scrivimelo nei commenti!
Think big(pensa in grande), insieme si può,
Giovanni.
PS se hai bisogno di una consulenza su quali sono i costi delle tue bollette e come poter fare per ottimizzarli prenotala qui!
Buonasera Giovanni,
La seguo da un po’ e, avendo letto questo Suo interessante articolo, Le chiedo se esiste un efficace simulatore di spesa che possa aiutare il cliente domestico ad orientarsi nel trovare la sua offerta su misura.
Non mi riferisco qui al calcolatore che si può trovare sul PO di Arera o su un qualsiasi sito trovaprezzi, bensì ad un comparatore terzo che vivisezioni la fattura rifacendosi al confronto con la Maggior Tutela, quindi con le varie componenti Energia Elettrica / Gas Naturale aggiornate trimestralmente.
Resto in attesa di un Suo cortese riscontro e La saluto.
Luca C.
Buongiorno Luca, mi fa piacere abbia trovato utile questo articolo!
In merito alla sua domanda personalmente no, anzi azzardo a dire che quasi impossibile trovare sistemi del genere!
Per il semplice fatto che le offerte nel mercato libero variano in continuazione e sono delle più svariate!
A Settembre 2020 l’ARERA ne ha contate, solo per i consumatori domestici, circa 1200!
Quello che esiste, è l’ARERA lo impone ai fornitori, è la scheda di confrontabilità che. raffronta offerta mercato libero-tutelaro, su questa i fornitori hanno l’obbligo di rilasciarla (ma lo fanno?)
Può approfondire qui ==> https://www.giovanniriccobono.it/la-scheda-di-confrontabilita-tra-le-offerte-del-mercato-libero/
Un saluto!
Buongiorno si effettivamente trovo queste due voci in bolletta e sono variabili in base al consumo che si ha nel mese cioè Materia energia + Dispacciamento+Trasporto -Gestione contatore + Oneri di sistema diviso i Kwh e trovo il costo medio che è quello che si trova scritto
Ciao Claudio, esattamente! Tuttavia, a mio avviso, è un dato poco rilevante per gli utenti finali!