Può capitare (e capita spesso) di ritrovare il display del proprio contatore che non si accenda o che lo stesso visualizzi caratteri poco comprensibili. In questi casi cosa occorre fare? Si devono pagare le bollette? O peggio ancora come faccio a riattivare il contatore?

In questo articolo vedremo tutte le casistiche e come comportarsi per risolvere al meglio la situazione ed evitare di dover pagare somme illegittime.

L’impossibilità di accedere alle informazioni che vengono visualizzate dal display del contatore è senza ombra di dubbio un disagio, in quanto:

A)se la fornitura è attiva non c’è modo di verificare i consumi;

B)se la fornitura non è attiva non sarà possibile prendere il codice cliente per effettuare l’attivazione.

Nel secondo caso (B) cosa fare per attivare il contatore (quindi effettuare un subentro) se non siamo in possesso del codice cliente e nemmeno di un’ultima bolletta del precedente intestatario?

In questo esempio la situazione è molto semplice, basterà difatti contattare il Distributore di zona che risolverà la situazione.

Nello specifico sarà necessario fornire i numeri seriali presenti nella facciata del contatore e nel giro di pochi minuti (alcuni distributori lo fanno anche per vie telefoniche).

Successivamente si potrà contattare qualsiasi società di vendita per poter effettuare la riattivazione della fornitura.

Il caso A invece, quello dove non è possibile visualizzare al display le letture, risulta essere leggermente più macchinoso per il consumatore.

Tendenzialmente ci si accorge di avere questo tipo di problema quando incominciano ad arrivare bollette con importi alti rispetto al normale.

Ed è cosi che si contatta il proprio fornitore per chiedere spiegazioni e lo stesso ci comunica che le letture sono stimati e di comunicare l’autolettura.

Purtroppo andando nel contatore ci aggiorniamo che il display non si legge e li iniziano i problemi.

Ma quindi come comportarsi? Bisogna pagare? Come fare per sostituirlo?

In questo caso la prima cosa da fare è scrivere un reclamo al proprio fornitore in modo da evidenziare l’anomalia e poter temporaneamente bloccare le fatture.

Se può interessarti ho creato un apposito articolo-guida che ti spiega passo-passo come scrivere un reclamo vincente ai propri fornitori.

Una volta aperto il reclamo si avvierà l’iter per la sostituzione del contatore.

Il fornitore prenderà in carico il reclamo, trasmetterà la richiesta al distributore e il tutto avverrà nel giro di qualche giorno.

E’ opportuno tenere a mente che la sostituzione del contatore per display guasto è sempre gratuita e il consiglio è di richiedere sempre il verbale di sostituzione che potrà servire in futuro per avere un riscontro di ciò che è successo.

Come nel caso di un consumatore in fornitura con ENI che si è rivolto alla redazione del “Salvagente” per reclamare un addebito di 150€+iva.

Una volta che il contatore è stato sostituito sorge spontanea una domanda.

Come faccio a recuperare le letture se non ho avuto modo di leggere il contatore?

Ecco la nota dolente.

Qui bisogna porre estrema attenzione (per questo torna utile il verbale di sostituzione) per evitare di dover pagare delle somme che realmente non ci spetterebbero pagare.

Proprio a seguito della sostituzione ci potranno essere ulteriori due casistiche per la rilevazione dei consumi effettuati:

  1. Il tecnico della distribuzione tramite una sonda riesce ad accedere alle informazioni registrate internamente e da li tirare fuori le letture effettive;
  2. Occorrerà fare una ricostruzione.

Nel primo caso il tutto finisce lì:

  • Il distributore rileva le letture;
  • Le comunica al fornitore;
  • Si provvede alla rettifica delle bollette.

Ma se invece la rilevazione tramite sonda non è possibile, cosa succede?

Qui sarà compito del distributore effettuare un ricalcolo tenendo in considerazioni dello storico del consumatore.

Per esempio:

Il display del contatore è rimasto guasto da Giugno a Dicembre 2020. Il distributore dovrà calcolare questo periodo prendendo in considerazione i due anni precedenti, quindi 2018 e 2019.

Qui occorre fare estrema attenzione, in quanto una volta effettuati i ricalcoli il distributore invierà il verbale con tutti gli accertamenti effettuati e la ricostruzione e sarà possibile contestarla entro 30 giorni, dopo di che i consumi saranno confermati e il fornitore procederà ad emettere i ricalcoli.

Perché ti dico questo?

Perché in passato è capitato che a seguito della ricostruzione siano usciti fuori dei ricalcoli ancora più alti delle letture stimate e quindi insieme al mio staff siamo dovuti intervenire per fare le giuste osservazioni e far ottenere lo storno delle somme erroneamente fatturate.

Sono processi articolati per i consumatori e se non si conoscono bene le procedure e le varie delibere che permettono di far valere i propri diritti da consumatore la situazione potrebbe finire male.

Per questo il consiglio è sempre quello di effettuare queste procedere insieme a persone competenti, in modo da superarle nel migliore dei modi.

Qui un caso che abbiamo risolto e che ha permesso al cliente di risparmiare oltre 500€

Ti consiglio inoltre di approfondire la guida gratuita che ti aiuterà passo dopo passo nella lettura del tuo contatore luce o in alternativa contattami per delegare la gestione delle tue utenze.

Think big (pensa in grande), insieme si può,

Buon consumo,

Giovanni.