I network marketing possono avere diversi nomi: passaparola vincente, passa il favore, sta di fatto che la sostanza non cambia.
NB ricorda che anche se alcuni si definisco network marketing in realtà potrebbero nascondere qualcosa.
Ho diversi colleghi che vendono energia tramite il network marketing, che reputo persone serie ed affidabili, quindi quello che leggerai in questo articolo non è un attacco al sistema in se per se né ad aziende specifiche.
vuole soprattutto analizzare e mettere in evidenza gli aspetti di chi opera secondo questa tipologia di vendita, in modo da poter trasferire un minimo di consapevolezza a chi si avvicina a vendere luce e gas tramite network marketing.
Inoltre, premetto che questa è la mia idea che, dopo anni e anni di esperienza e lavoro nel settore, mi sono fatto, può essere condivisibile o meno, sta di fatto che sempre più consumatori si inseriscono in questa tipologia di progetti sia per la possibilità di creare una seconda entrata, sia con la speranza di diminuire o perfino azzerare le proprie bollette.
Fatte le dovute premesse, se stai leggendo questo articolo magari qualcuno ti ha già contattato per partecipare a un meeting o a un webinar e stai valutando se questa attività posso fare per te, d’altronde risparmiare sulle bollette luce e gas e poterle azzerare, compreso il canone rai e tasse, fa propria gola.
Davanti ad una proposta del genere risulta spontaneo esclamare: FANTASTICO.
Infatti, a chi non piacerebbe poter azzerare le fastidiosissime bollette che puntualmente ci arrivano?!
Il problema principale è che la maggior parte di queste persone fino al giorno prima:
- non sapeva leggere una bolletta;
- valutava erroneamente un’offerta commerciale;
- ignorava completamente le condizioni generali di contratto.
Se ti ritrovi in una di queste tre voci
ti consiglio di leggere fino alla fine questo articolo in modo che potrai
comprendere il reale funzionamento di vendere energia tramite network marketing
e magari evitare di creare problemi a tuoi amici e parenti, che inconsciamente
penserai di aiutare.
Sulla carta le potenzialità
di questi tipi di progetti sono veramente alte, in linea di massima dicono che:
- ti fanno risparmiare;
- hai la possibilità di azzerare le tue bollette e crearti una rendita;
- nella maggior parte dei casi aiuti anche l’ambiente attraverso il consumo di energia verde.
Fino a qua non c’è nulla da
reclamare, si mette in pace la propria coscienza e per lo più risparmiando e
guadagnando, il problema principale è la strategia su cui fanno leva i venditori.
Come per qualsiasi progetto il problema non sono mai le aziende (in linea di massima) ma le persone, i venditori che ne fanno parte, che pur di vendere un contratto regalano speranza e aspettative che, nella maggior parte dei casi, non riusciranno a mantenere.
Questo perché succede?
Succede in quanto alle prime difficoltà mollano il tutto in quanto si rendono conto della complessità di operare in un settore molto articolato e con un’alta diffidenza da parte dei consumatori.
Vendere contratti di energia
elettrica è facile, tutti possono farlo, anche senza competenze per qualche ora
alla settimana.
È qui l’errore!
Basti riflettere sul perché per qualsiasi altra professione/categoria bisogna studiare, fare tirocinio, farti un mazzo quanto una casa prima di poter lavorare e invece nel settore energetico dall’oggi a domani puoi diventare il consulente di fiducia per le bollette?
Fortunatamente qualcosa si sta muovendo dal basso con l’istituzione della prima certificazione utility manager, una figura certificata, iscritta ad un albo, una professione a tutti gli effetti. Con la speranza che possa diventare al più presto obbligatoria nel settore.
Tornando al network marketing sull’energia, dov’è sta il reale problema nel vendere contratti luce e gas in questa modalità?
Il principale problema è che si crede di poterlo fare per qualche ora alla settimana, basta sapere leggere in grandi line una bolletta, ma purtroppo non è così.
Per esperienza personale ti posso dire che è veramente difficile.
Vendere energia tramitenetwork marketing è stato il mio primo approccio al mercato delle utenze, erano altri tempi e non avevo minimamente le competenze che ho adesso, ma ti posso garantire che non è stato per nulla semplice.
Se vuoi approfondire la mia storia ti consiglio di leggere il mio libro dove c’è un capitolo dedicato alla mia crescita professionale “da venditore a consulente”.
Infatti, spesso le persone sono alla prima esperienza, senza competenze sul settore energetico e si affidano a ciò che viene detto dai superiori che a sua volta sono stati formati da altri superiori e così via.
Hai presente quel gioco dove una persona dice una frase all’orecchio ad un’altra e questa a sua volta deve ridirla ad un’altra persona ancora e così via? Alla fine la frase sarò storpiata rispetto a quella iniziale in quanto ogni persona del gruppo la ripeteva a modo suo.
Ecco, questo è quello che succede spesso in questo sistema, che ripeto e sottolineo, sono progetti che possono funzionare ma bisogna essere chiari fin dall’inizio con le persone.
Partiamo dal presupposto che l’energia viene acquistata da tutti dallo stesso posto (PUN) e poi ogni azienda fornitrice la rivende in base alla propria offerte commerciale.
Per intenderci immagina il mercato della frutta all’ingrosso dove i fruttivendoli vanno a rifornirsi per poi rivendere nei propri punti vendita.
Quindi se un’azienda ti dà la possibilità di risparmiare fino a poter azzerare la tua bolletta portando dei clienti, e quindi accumulando sconti sui clienti portati, è chiaro che questi “sconti” da qualche parte devono pur uscire.
Quello che viene comunicato a chi opera in network marketing è che “l’azienda non spende soldi per campagne pubblicitarie tradizionali, ma investe sulle persone” ciò permette sconti in bolletta e provvigioni.
E anche qui il problema non sussiste, alla fine ogni venditore di energia elettrica e gas prende la provvigione su quello che vende.
Il problema è che in bolletta ci sono dei costi fissi che non sono di competenza dell’azienda, i cosiddetti “oneri passanti” che vanno a finire nelle case dei restanti attori della filiera.
Considerando anche che non regala niente nessuno, da dove si riesce a riprendere questi costi?
Tendenzialmente i network sull’energia hanno dei prezzi di mercato superiori alla media, è anche qui nessun problema, ricordiamoci che nel mercato libero ognuno può fare i propri prezzi e il cliente può decidere da chi e cosa acquistare.
Il problema sta nella leva comunicativa che viene utilizzata per portare clienti e mi riferiscono alla parolina magica risparmio.
Il risparmio si sa fa gola a tutti, sta di fatto che quando si vende energia tramite network marketing inizialmente di risparmio c’è ben poco.
Anzi ti ritrovi a pagare di più in quanto c’è da alimentare tutto in sistema che deve essere sostenibile per alimentare tutta la macchina.
Quindi, invitare le persone a te care, o meno care, ad unirsi a questo progetto invitandole a RISPARMIARE è sbagliato.
Da altro canto capisco che invitarle dicendo loro “inizialmente qui pagherai di più, ma se porterai delle persone potrai risparmiare fino ad azzerare le tue bollette” risulterebbe complicato e avrebbe uno scarso appeal.
Parliamoci chiaro conosci qualcuno che si accontenta di pagare di più con l’incertezza di poter azzerare la tua bolletta?
Quello che succede è che presi dall’entusiasmo si contattano le persone più vicine, che essendo persone vicine saranno fiduciose di quello che si sta raccontando.
Tuttavia, più la cerchia si allontana, più la fiducia viene a mancare e senza le giuste competenze e formazione la persona sarà scoraggiata in quanto capirà la reale difficoltà nel vendere contratti luce e gas e deciderà di abbandonare.
Ed ecco che così si blocca la catena, l’ultimo arrivato che non porterà nuovi clienti si ritroverò con dei costi extra che non riuscirà a compensare con nuovi sconti.
Questa è la reale descrizione dei fatti di buona parte di persone che decide di intraprendere un network marketing basato sulla vendita di contratti luce e gas.
Ricapitolando: sono iniziative lodevoli, possono funzionare, ma vanno accompagnate da una buona dose di formazione e crescita professionale, non si possono fare come passatempo come lasciano credere.
In tutti i settori bisogna lavorare eticamente e professionalmente, in particolar modo in quello dell’energia elettrica e il gas che negli anni è stato sempre calpestato e deriso, preso come ultima spiaggia per non raggirarsi i pollici.
Di conseguenza se stai valutando un progetto di network marketing sull’energia ti consiglio di farlo con la massima attenzione e con il giusto peso, avendo cura di essere il più trasparente possibile verso le persone che contatterai, onde evitare di “bruciarti” e gettare ancora più fango in un settore già difficile di suo e dove i veri professionisti lottano giorno dopo giorno per cercare di risollevare il settore ridando la giusta dignità!
Think big(pensa in grande),
insieme si può,
Giovanni.
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