In un mercato libero di oltre 600 fornitori è possibile che il problema siano anche i consumatori oltre a fornitori poco trasparenti?

Mi spiego meglio onde evitare fraintendimenti.

In un mercato libero cosi molto competitivo e agguerrito i consumatori invece di affidarsi ad una persona di fiducia (e anche qui è difficile) preferiscono continuare a fare scelte da soli.

Quando si sceglie da soli è difficile poi ammettere di non trovarsi bene o di aver preso un pacco.
Il tutto condito dalla poca consapevolezza dei proprio consumi, quando si sa la miglior soluzione per poter risparmiare è quella di consumare consapevolmente.
Comprendo benissimo la situazione in cui si ritrovano migliaia e migliaia di consumatori: chi per esperienza personale, chi per esperienza di persone vicino si chiude a riccio, diventando allergico alle sole parole “energia” e “cambiare”, iniziando a starnutire a mai non posso inventandosi supercazzole.
Estremizzo un poco: è come se domani avessimo una brutta esperienza con un dottore e di punto in bianco decidessi di curarmi da solo o perfino operarmi.
Impensabile questa cosa, in quanto si ha la consapevolezza che i danni che si potrebbe provocare sarebbero molto gravi.

Certo con l’energia non è cosi, all’errore si può rimediare, ma se non ce ne fossero, non sarebbe ancora meglio?

Il mercato libero dell’energia è in continua crescita e come ogni mercato libero si stanno evolvendo i servizi offerti per accaparrarsi i clienti.
Considerando che l’energia elettrica fornita dagli oltre 600 fornitori presente nel mercato libero è sempre la stessa, cosa differenzia la scelta di un fornitore piuttosto che di un altro?

Molti consumatori di energia elettrica che entrano in contatto con me mi affermano che ogni qualvolta arriva la bolletta non fanno altro che prendere il bollettino e andarla a pagare, altri non si prendono nemmeno la briga in quanto hanno l’addebito diretto sul conto corrente.

Nonostante ciò si ostinano ad apprezzare un fornitore piuttosto che un altro con la tipica frase “ma io mi trovo bene”.
Quando sento questa espressione mi viene da sorridere, che cosa significa “mi trovo bene?”
Facciamo un passo indietro:
1)Arriva la bolletta non si verifica e si va a pagarla;
2)Non viene compreso il 99% della bolletta, quindi di conseguenza non si sa se ciò che il fornitore sta fatturando sia corretto o meno;
3)Idem del contratto sottoscritto, quindi non si ha un riscontro tra contratto firmato e bolletta ricevuta.
Ma ci si trova bene.
mercato libero
E’ chiaro come tale affermazione sia moolto esemplificativa, rispetto a ciò che realmente si pensa.

Con gli anni e l’esperienza ho potuto capire che in linea di massima oggi i consumatori sono contenti per i seguenti motivi, in ordine d’importanza:

-non arrivano bollette con cifre esorbitanti;
-arrivano puntualmente le bollette.
E potrà tranquillamente affermare di trovarsi bene. Senza considerare delle variabili…
A mio avviso queste sono due delle cose basilari che il proprio fornitore dovrebbe fare.
Emetterti sempre fatture su letture reali, in modo da evitare conguagli ed inviarti regolarmente la bolletta.
Lasciarti senza la minima preoccupazione di un imminente distacco in quanto non sei riuscito a pagarla o scocciarti di chiamare il servizio clienti e fartene inviare una copia.

Quindi se queste sono realmente le più grandi preoccupazioni dei consumatori, cosa deve fare un fornitore o un consulente energetico per poter far esclamare al proprio cliente di trovarsi bene nel mercato libero?

L’altro giorno ho avuto modo di confrontarmi con mia cugina che vive in Germania, scesa in Italia per trascorrere le vacanze qui da noi.
Ne ho approfittato per chiedere informazioni su come funzionasse il mercato energetico li da loro e poter trarre spunto su come perfezionare i miei servizi.
Quello che ne è uscito fuori è stato veramente straordinario.
In pratica in Germania ogni consumatore, anche privato, ha la possibilità di affidarsi ad un consulente energetico che puntualmente verifica le offerte presenti nel mercato consigliando la migliore soluzione in linea alle esigenze del cliente stesso.
Fin qui niente di strano, ma soprattutto di nuovo, in quanto anche da noi funziona cosi.
La cosa che mi ha colpito è la maturazione del pensiero dei tedeschi.
Infatti alla domanda “come mai hai deciso di affidarti a lui” la risposta di mia cugina è stata “in quanto mi toglie diverso lavoro di cui nemmeno sarei capace”.
Lei si limita solamente a pagare, come facciamo noi del resto, solamente con la sicurezza che una persona competente stia monitorando il tutto affinché non abbia brutte sorprese.
Questa risposta mi ha spiazzato.
Si perché non mi ha raccontato niente di nuovo, sono cose che apparentemente sono scontante, ma ancora qui da noi si fa fatica a comprendere l’importanza di affidarsi a dei professionisti, in questo caso dell’energia, per delegare la gestione delle proprie utenze.
Come del resto si fa già in altri settori, ma in quello energetico ci sentiamo tutti dei campioni.
Morale della favola: non si sanno comprendere né i contratti di energia, né le bollette ma ci si ostina a prendere decisioni da soli.
Fa già ridere di suo.
In fine dei conti ognuno è libero di fare quello che vuole con i propri soldi e con le proprie bollette.
Ma se vuoi smettere di sballottarti tra contratti e bollette, non capendoci un tubo ti invito ad approfondire il sistema di tutela ideato per chi come te vuole delegare la gestione delle proprie utenze ad un professionista dell’energia e stare senza pensieri!!!

SCOPRI SUBITO IL SISTEMA DI TUTELA CHE PORRA’ FINE AL TUO STRESS CON LE BOLLETTE!

Think big(pensa in grande), insieme si può!

Giovanni.

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