“Iceberg dritto davanti a noi”
Impossibile dimenticare questa celebre esclamazione che la notte tra il 14 e il 15 Aprile del 1912 fu urlata a squarcia gola dal marinaio britannico Frederick Fleet!
Qualche mese fa visitai a Liverpool il “Merseyside Maritime Museum”, rivivere passo dopo passo la costruzione, l’inaugurazione e la distruzione del transatlantico fu da brividi!
Aldilà di ciò, cosa centra il Titanic e l’iceberg con il settore energia?
Questa è la descrizione di un’iceberg: immensi pezzi di ghiaccio staccatisi dalla banchisa dei poli, che vagano nei mari. Solo la punta dell’iceberg emerge dall’acqua, mentre tonnellate di ghiaccio restano sotto il livello marino, rendendo tali corpi galleggianti particolarmente pericolosi per le navi.
Ti sembrerà strano ma ogni giorno, ogni qualvolta che riceviamo delle offerte commerciali è come se noi fossimo il Titanic e l’iceberg le varie offerte commerciali
Perché?
Gli iceberg sono enormi montagne di ghiaccio che galleggiano, visibili solo per un decimo della loro mole, la parte nascosta sott’acqua può squarciare la chiglia di una nave.
Proviamo a rileggerla in chiave energetica:
Le offerte commerciali energetiche sono come enormi montagne di ghiaccio, la parte che ci viene proposta corrisponde solo per un decimo al reale costo, gli altri costi, nascosti, fanno lievitare la nostra bolletta.
Hai capito il motivo del parallelismo?
I venditori hanno “il vizio” di dirci esplicitamente solamente una parte dei costi delle offerte, ovvero il prezzo di ogni singolo chilowattora, questa componente, nella maggior parte dei casi risulta molto vantaggiosa, peccato che è sola la punta del nostro iceberg.
Oltre al prezzo del singolo chilowattora i fornitori possono aggiungere dei costi sia all’interno della macrovoce “Spesa per la materia prima” sia in “Altre partite/Altri corrispettivi”.
Cosa comporta questo?
Comporta che il vantaggiosissimo prezzo comunicato dal venditore di turno lievita “inspiegabilmente” ritrovandoci, magari, a pagare più di prima!
Cosa fare?
È fondamentale quando si valuta un nuovo contratto di fornitura valutare attentamente tutti le voci che il contratto comprende.
Tutto ciò non risulta essere semplice in quanto in molti casi i contratti che vengono proposti non sono del tutto trasparenti, anzi. Clausole vessatorie, costi aggiuntivi scritti in minuscolo in qualche pagina del contratto, quella che risulta essere ben in evidenza è il prezzo del singolo chilowattora, che allo stesso tempo è il primo valore che i consumatori confrontano quando si accingono a cambiare contratto di fornitura.
Ti invito ad attenzionare anche le seguenti voci:
PCV: prezzo commercializzazione e vendita, ovvero un costo che il fornitore inserisce mensilmente per la gestione del punto di prelievo. Questo costo non ha un limite ed è totalmente personalizzabile. Nel mercato di tutelato si aggira intorno a 5€/mese.
Altre partite: non sono niente di meno che oneri inseriti dal fornitore di turno per coprire i costi aziendali, possono essere di qualsiasi tipo e chiamarsi con i nomi più svariati.
Un’altra partita che mi è rimasta impressa è “adeguamento piano tariffario” in pratica veniva caricato un costo di 3,50€/mese al cliente per farsi che lo stesso fosse avvertito qualora c’erano delle offerte migliori, nel frattempo pagava…..
Ricapitolando: Non guardare solamente “la punta dell’iceberg” quando vuoi valutare delle offerte per le tue forniture luce e gas, se non hai voglia o tempo di stare lì a spulciare affidati a qualcuno che può farlo per te
Solamente così potremmo dare un altro schiaffo ai furbetti dell’energia!
Se hai bisogno di una mano per valutare una proposta che ti hanno sottoposto puoi scrivermi a supporto@giovanniriccobono.it
Think big(pensa in grande), insieme si può!
Giovanni.
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