Il conguaglio può essere definito come alto tradimento in una coppia, soprattutto quando il servizio che vendi garantisce di eliminarlo per sempre.

Si dice che le promesse vanno sempre mantenute, altrimenti sono solo belle chiacchiere.

Io, un pò per il mio carattere, un pò per lo sviluppo professionale che ho avuto negli anni, mantengo sempre le promesse.

Anche nel caso della Sig.ra Anna, dove avevo assicurato che con tale servizio eliminerà per sempre i conguaglio ma alla fine dell’anno si ritrova un conguaglio di oltre 4000,00€.

Immaginate la delusione in quanto la promessa non è stata mantenuta.

Un rapporto in procinto di essere rotto.

Ecco, questa è una storia vera e mi riguarda in prima persona, quando collaboravo con un’azienda fornitrice di luce e gas.

In pratica, il servizio prevedeva un canone unico in bolletta, mensile, che rimaneva invariato per tutto il periodo di fornitura, a patto che il cliente avrebbe rispettato i kWh di energia elettrica o i metri cubi standard di gas metano, che venivano pattuiti alla sottoscrizione del contratto.

Il tutto era bilanciato da un salvadanaio che durante i mesi di fornitura oscillava tra i consumi sotto soglie e i consumi sopra soglia.

In pratica, se il cliente avesse rispettato i consumi a disposizione, il salvadanaio si sarebbe bilanciato tra “bonus e malus” permettendo di non ricevere il conguaglio ed essere a conoscenza della spesa energetica annua, preventivamente.

Tutto ciò, spiegato cosi,  sembra veramente meraviglioso.

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Peccato che gli errori possono sempre essere dietro l’angolo, del resto nessuno è perfetto!

A fronte del conguaglio ricevuto, mi sono sentito molto amareggiato. Avevo  fatto una promessa e non era stata mantenute, è vero non per cause imputabili a me, ma ci avevo messo la faccia, avevo perso la fiducia di quella persona.

Nel settore energetico ottenere la fiducia dei consumatori è diventato un vero e proprio calvario!

Quando entro in contatto con nuove persone, e spiego che sono un consulente energetico, cosa faccio, e tutte le altre belle cose che probabilmente avrai letto nel mio blog, parte sempre la solita tiritera.

Nonostante sia stato li a spiegare che non sono come tutti gli altri, basta sentire pronunciare la parola “energia” che si incomincia a tirare fuori tutti gli aspetti che il mercato dell’energia si porta dietro ormai da anni.

Ormai è inutile cercare di controbattere, talmente tante persone hanno combinato cosi tanti casini in questo settore che nella stragrande maggioranza dei consumatori, sia per esperienza dirette o indirette, si sono trasformate in delle certezze.

E’ per questo che a me piace parlare con i fatti.

Ora, ti chiedo: hai mai visto una mosca bianca?

L’espressione si riferisce al fatto che le mosche, comunemente, sono nere o di colore scure e vederne una bianca sarebbe un fatto straordinario.

Ma molto probabilmente di questo ne eri già a conoscenza!

Ecco, peccando di modestia, io mi reputo una mosca bianca, in grado di coniugare l’esigenze energetiche del cliente e restando al suo fianco finchè ci sia una fiducia reciproca.

Si perché, non è solo il cliente che deve avere fiducia nel venditore, ma bensì deve essere reciproca: tu devi avere fiducia in me che metterò sempre in primo piano i tuoi interessi e io dovrò avere fiducia in te che non mi volterai le spalle alla prima difficoltà.

Del resto un fidanzamento, un matrimonio su cosa è basato? Sulla fiducia. E’ tutto basato sulla fiducia.

Le difficoltà, i problemi, possono sempre presentarsi, è li che si vede il vero amore, nel superarli insieme.

A seguito di quel conguaglio, il 99% dei venditori sarebbe scappato a gambe levate, lavandosi le mani, affermando che quel problema non li riguardava o che il tutto era regolare.

Io invece no.

A testa bassa ho voluto andare a fondo alla questione.

Ho preso di pugno la situazione, effettuato tutte le verifiche del caso per comprendere esattamente cosa fosse successo, effettuando calcoli accurati.

Morale della favola?

Quel conguaglio non aveva senso di esistere.

I calcoli effettuati dall’azienda risultarono sbagliati e nonostante abbia cercato più volte di concludere bonariamente la situazione, non ce ne fù modo.

Abbiamo dovuto ricorrere alle vie legali per far valere i diritti del consumatore e vedersi annullare il conguaglio.

Oggi sono una persona diversa, con una professione diversa.

Qui sotto trovi l’articolo del Giornale di Sicilia del 18 Settembre 2o19, che riepiloga in breve i fatti.

A parte l’errore nel nome sotto la foto (no, Giuseppe non è il mio secondo nome), non ho altro da aggiungere.

Lascio a te la parola, invitandoti ad approfondire il mio sistema di tutela che ti permetterà di eliminare per sempre le truffe, i disservizi, ottimizzando tempo e denaro.

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Buon consumo,

Giovanni.

Insieme si può!

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