Sempre più consumatori ogni giorno si pongono la domanda se conviene di più avere una tariffa monoraria, bioraria o addirittura una trioraria per le aziende.

Con questo articolo voglio approfondire insieme a te quali sono gli aspetti di queste tre tariffe e come poterle sfruttare al meglio per la propria utenza.

Ma prima di arrivare a ciò ci tengo a fare un passo indietro di almeno 10 anni, quando esisteva solamente una sola tariffa, la monoraria, per comprendere il perché sia nata la necessità di suddividere le tre fasce a prezzi diversi tra di loro e come stanno realmente oggi le cose.

In precedenti articoli abbiamo affrontato il tema di come l’energia viene prodotta e distribuita nelle nostre case e nelle nostre aziende e cosa fondamentale è  tanta energia viene prodotta, tanta energia deve essere richiesta dai consumatori finali, in quanto è un ciclo continuo e non si può accumulare, quindi il rapporto deve essere bilanciato.

In virtù do ciò l’Autorità per l’energia elettrica è gas(oggi ARERA) ha pensato bene di introdurre l’opzione della tariffa bioraria per farsi di poter bilanciare meglio i consumi.

Difatti, di giorno produrre energia costa di più in quanto c’è più richiesta in quanto la maggior parte di industrie e fabbriche ha picchi energetici proprio nelle ore di picco.

Pertanto con l’introduzione della bioraria si voleva, diciamo “scoraggiare” i consumatori a consumare nelle ore di picco, facendo costare l’energia di più ed incentivandoli a consumare la sera(non di picco) offrendo un prezzo decisamente più basso.

Ed è cosi che dal 1° luglio del 2010  l’Autorità per l’energia ha stabilito l’introduzione dei prezzi biorari differenziati a seconda dei diversi momenti della giornata e dei giorni della settimana in cui si utilizza l’elettricità, per tutti coloro che hanno un contratto in maggior tutela.

In prossimità di quella data furono inviate delle lettere informative per comunicare a tutti i consumatori la variazione e le opportunità che ne poteva trarre.

Il testo della lettera è a disposizione direttamente sul sito dell’Autorità, te lo riporto in modo che lo puoi approfondire:

Gentile Cliente, fra quattro mesi, alla Sua bolletta dell’energia elettrica saranno applicati nuovi ‘prezzi biorari’,  differenziati  a  seconda  delle  diverse  ore  della  giornata  e  dei  giorni  della  settimana, come previsto dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas. In  questo  modo,  Lei  pagherà  l’elettricità  ad  un  prezzo  più  basso  la  sera,  la  notte,  la  mattina  presto  ed  i  fine  settimana,  quando  la  richiesta  ed  i  costi  dell’elettricità  sono  minori. 

Il  prezzo  sarà  invece  più  alto  nei  giorni  feriali,  quando  la  domanda  e  i  costi  dell’elettricità sono maggiori. 

Il  nuovo  sistema  di  prezzi  biorari  Le  offrirà  opportunità  di  risparmio,  favorirà  una  maggiore  equità  tra  consumatori  e  promuoverà,  a  vantaggio  di  tutti,  l’uso  efficiente  dell’energia e la tutela dell’ambiente.

Come funzionerà il nuovo sistema di prezzi biorari?

Con i prezzi biorari, l’energia elettrica:

-costerà di meno  dalle  19  alle  8  dei  giorni  feriali  e  di  tutte  le  ore  dei  sabati,  domeniche e altri giorni festivi; questi periodi saranno indicati nella sua bolletta come fasce orarie “F2 e F3”

-costerà di più per i consumi dalle 8 alle 19 dei giorni feriali; questo periodo sarà indicato nella sua bolletta come fascia oraria “F1”.

I  prezzi biorari saranno via via applicati a tutti i consumatori dotati, come Lei, di nuovi contatori  elettronici,  in  grado  di  misurare  i  consumi  nelle  diverse  fasce  orarie  “F1”  ed  “F2 e F3”. 

Allegato A 2L’Autorità  per  l’energia  ha  previsto  che  Lei  riceva,  con  la  prossima  bolletta,un’altra  comunicazione simile a questa, prima che le vengano applicati i nuovi prezzi biorari, in modo da garantirLe per tempo le informazioni necessarie. 

Come informarsi sui Suoi consumi? Già in questa bolletta Lei può trovare le informazioni sui Suoi consumi, divisi secondo le due diverse fasce orarie (fascia “F2 e F3” oppure “F1”). 

Queste  informazioni  Le  permetteranno  di  conoscere  come  sono  ripartiti  i  Suoi  consumi  nelle due diverse fasce orarie e come i nuovi prezzi biorari potranno influenzare la Sua spesa per l’energia elettrica.

Come sfruttare le opportunità di risparmio?

Per  trarre  vantaggio  dal  nuovo  sistema  è  utile  abituarsi  a  concentrare  più  di  due  terzi  (più del 66%) dei propri consumi di elettricità negli orari più convenienti: dalle 19 alle 8 di tutti i giorni feriali e tutte le ore dei sabati, domeniche ed altri festivi. 

Per  risparmiare,  sarà  necessario  usare  alcuni  elettrodomestici  (ad  esempio  lavatrice,  lavastoviglie,  scaldabagno  elettrico,  ferro  da  stiro,  ecc.)  negli  orari  e  nei  giorni  con  prezzi più convenienti. Abituarsi fin d’ora a simili e semplici accorgimenti Le consentirà di risparmiare, senza per questo rinunciare alle normali attività.

Utilizzare  eccessivamente  l’elettricità  nelle  ore  più  costose  (dalle  8  alle  19  dei  giorni  feriali)  potrà invece comportare un aumento della spesa.

Saranno disponibili anche altre soluzioni? Per  tutti  i  consumatori  esiste  già  una  piena  libertà  di  scelta  fra  diversi  contratti  di  fornitura;  perciò,  nel  caso  Lei  non  preferisse  la  soluzione  prezzi  biorari  prevista  dall’Autorità, potrà scegliere (ora o in ogni momento futuro) altre soluzioni sul mercato.

Per  facilitare  le  Sue  valutazioni  nella  scelta,  l’Autorità  ha  messo  a  disposizione  lo  strumento Trova  offerte,  già  accessibile  tramite  il  sito  o  il  numero  verde  indicati  di  seguito, attraverso il quale potrà trovare alcune delle soluzioni via via disponibili.

Ulteriori informazioni Se desidera ulteriori informazioni, può chiamare il Suo fornitore ai riferimenti indicati in bolletta, oppure   il   numero   verde   800.166.654,   o   consultare   i   siti   internet   (www.autorita.energia.it) e (www.acquirenteunico.it), ricercando la voce prezzi biorari o trova offerte.”

Comunque sia ti riporto anche la pagina ufficiale in modo tale da poter effettuare degli approfondimenti 

Da allora sono cambiate diverse cose, ciò che prima poteva essere un reale vantaggio economico con l’assottigliarsi della differenza di prezzi tra le fasce ha reso quasi nullo questo vantaggio, ma non per tutti.

Infatti ormai è quasi inutile tenere in considerazione una fascia bioraria per un’utenza domestica, in quanto in linea di massima i consumi sono sempre contenuti e spostare le proprie abitudini alla sera o al weekend per cercare di risparmiare qualche cosa non ne vale la pena se ciò diventa complicato e stressante.

Una famiglia che consuma circa 3000kWh all’anno e riuscise a suddividere i propri consumi 30% nella fascia F1 e 70%  F2-3 il risparmio potrebbe aggirarsi ad un massimo di 50€ all’anno con la tariffa bioraria.

Come si suol dire “zucchero non guasta bevanda” o “ogni fegato di mosca fa sostanza”  e in effetti sono sempre soldi, ed è giusto che se il tutto si riuscisse a svolgere nella più totale tranquillità ben venga.

Negli anni, tra le mie varie consulenze, ho avuto modo di trovarmi persone veramente stressate nel dover stare dietro agli orari per accedere gli elettrodomestici più energivori come la lavatrice o lo scaldabagno, convinti che ciò li avrebbe portati a risparmiare molti soldi, a conto fatti il gioco non valeva minimamente la candela.

Il consiglio che mi sento di darti è che se per le tue utenze di casa risconti difficoltà a stare dietro gli orari della bioraria per cercare di risparmiare, lascia perdere, è una battaglia persa in partenza.

Discorso ben diverso per le aziende che avendo consumi molto più elevati possono puntare ad ottimizzare i costi energetici puntando su una bioraria o una trioraria.

Difatti molti imprenditori ad oggi non hanno ben compreso che il tema energetico è un tema molto importante per il benessere dalla propria azienda. Se si lascia al caso o semplicemente ci si affida a generalisti si rischia di compromettere il bilancio aziendale, con enormi danni.

Proprio nelle scorse settimane ho avuto modo di assistere a Gianni un imprenditore che gestisce una birreria insieme alla sua futura moglie, “Il Barbagianni” un ambiente molto carino ed ospitale!

Gianni e Rossella nel 2019 si approcciano a spegnere 3 candeline per la loro attività.

Nel 2016 quando aprirono, come fa la maggior parte dei consumatori si rivolgono allo sportello territoriale Enel per attivare il contatore o volturarlo qualora risulti già attivo.

Si sa quando si è in procinto di aprire un’attività ci sono mille cose da fare e altrettante mille da gestire, quindi il tema energia viene messo in secondo piano in quanto in quel preciso momento l’unica cosa che conta è avere il contatore attivo affinché si possano iniziare eventuali lavori di ristrutturazione e inaugurare l’attività.

E mi sembra più che lecito.

Tuttavia andando ad analizzare il contratto di fornitura di Gianni ci siamo resi conto che il suo profilo tariffario non soddisfaceva per niente le sue esigenze.

Difatti ad oltre 2 anni aveva un profilo tariffario che prevedeva una tariffa monoraria, ovvero un prezzo unico per tutte le fasce, non tenendo minimamente conto di come stesse utilizzando l’energia all’interno della sua attività.

Approfondendo la situazione ci siamo resi conto che i suoi consumi erano distribuiti cosi:

-20% nelle ore di picco, quindi di giorno;

-80% nelle ore fuori picco, quindi serali.

Ovviamente essendo una birreria e svolgendo l’attività dalle 19:00 fino a tarda notte era ovvio che i suoi consumi fossero principalmente concentrati nelle ore serali, sta di fatto che nessuno gli aveva mai detto che poteva ottimizzare la propria spesa energetica.

Eseguito il check-up della fornitura e preso accordi con il suo fornitore alla fin dei conti siamo riusciti ad ottimizzare la spesa energetica di oltre 500€ all’anno.

In conclusione: conviene di più la monoraria, la bioraria o la trioraria?

Non c’è una risposta assoluta che va bene per tutti, ogni utenza ha bisogno delle sue esigenze e dei suoi approfondimenti.

È fondamentale è conoscere i propri consumi  per riuscire ad ottimizzare la spesa ma anche per evitare di cadere nelle trappole dei più furbetti.

Difatti molti venditori sfruttando l’ignoranza, nel senso di non conoscere, dei consumatori usano questo giochetto: “se hai la monoraria, no ma non ti conviene spendi di più passa con me che ti metto la bioraria e ti faccio risparmiare” viceversa “se hai la bioraria, no ma non ti conviene spendi di più passa con me che ti metto la monoraria e ti faccio risparmiare”.

Quindi se realmente vuoi dei pareri per ottimizzare le tue bollette e mettere in protezione le tue utenze affidati solamente a professionisti del settore, come noi.

Se hai bisogno di maggiori informazioni scrivimi a supporto@giovanniriccobono.it

Think big(pensa in grande), insieme si può,

Giovanni.

 

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