Eccoci al terzo appuntamento, con il venditore porta a porta, per lo smascheramento delle figure commerciali nel settore energetico con l’obiettivo di portarti a conoscenza di tutti i retroscena affinché tu possa essere informato di chi ti trovi davanti e quali sono le sue vere intenzioni.
Inutile ripeterlo, ma ci tengo sempre a ribadirlo che esistono sempre l’eccezioni e anche nel venditore porta a porta potrai trovare una persona seria ed onesta, tuttavia l’organizzazione lavorativa del venditore porta a porta, purtroppo, porterà lo stesso a dimenticarti nel tempo.
Io per scelta mia personale non ho voluto mai utilizzare questa sistema di vendita, in quanto mi è bastato un approccio anni e anni fa il quale mi lasciò alquanto sconvolto.
Era il 2010 avevo appena finito gli studi e mi misi su internet alla ricerca di offerte lavorative nella mia città. Trovai un annuncio interessante come operaio o qualcosa simile e inviai il mio curriculum.
Qualche giorno dopo mi chiamarono per comunicarmi luogo e data dell’incontro, che sarebbe avvenuto l’indomani, raccomandandomi di presentarmi in abito formale, ovvero giacca e cravatta.
Qui già i primi dubbi, perché un futuro operaio doveva presentarsi in modo cosi formale ad un colloquio?
Ma comunque sia la voglia di iniziare un lavoro sia l’inesperienza nel cercarlo non ci pensai due volte e superai i miei dubbi e preso alla sprovvista, in quanto allora non ero abituato nel vestire formale, mi mobilitai per reperire un abito, trovando un amico che me ne presto uno, ricordo ancora che vestiva leggermente largo ma per l’occasione poteva andare bene.
All’orario indicato mi presentai al colloquio, tutto bello incravattato e profumato, nella stanza c’erano almeno altre 30 persone, tutte per la stessa posizione.
Vado corto: In pratica l’annuncio come operario in realtà era un reclutamento di venditori porta a porta per la vendita di contratti luce e gas.
La domanda sorge spontanea: Perché mai avrebbero messo un annuncio totalmente diverso?
Anche questa volta tralasciai i miei dubbi e alla proposta di voler provare un giorno d’affiancamento, che sarebbe stato l’indomani, accettai.
Ai tempi era un mondo totalmente nuovo, conoscevo vagamente il porta a porta(per sentito dire) ma sconoscevo totalmente il settore energetico. Ma ciò non mi fece tirare indietro, la voglia di intraprendere un lavoro era tanta.
Il giorno successivo al colloquio mi presentai alle 08:00 in punto, stesso luogo.
Eravamo una decina di ragazzi che dovevano provare, ci fecero accomodare in sala d’attesa e nel frattempo nella stanza affianco musica a tutto volume.
Bene, il buongiorno di vede dal mattino dissi.
Una volta finita la musica salimmo in macchina in cinque, direzione un paesino a 50km distanza, una volta arrivati ci divisero in due team per iniziare isolato dopo isolato a bussare alle porte.
Questa fu la mia prima e l’ultima volta inerente al porta a porta. Da quel giorno decisi che il porta a porta non faceva per me, una sensazione a pelle che mi fece capire che non era strada che spuntava.
Ma perché il venditore porta a porta non è la figura che può fare al caso tuo se vuoi cambiare fornitore?
Come per i call-center, visti la scorsa settimana, anche per il venditore porta a porta è tutta una questione di numeri: Più porte riesce a bussare, più probabili visite riuscirai a fare e più probabilità di contratti riuscirà a chiudere.
Certo, grazie Giovanni, in ogni settore comandano i numeri, più fai più riesci a portare a casa.
Hai ragione, la differenza sta nella qualità in cui si fa tutto ciò.
Il venditore porta a porta, come per i call-center, hanno uno schema trattativa che se nell’arco di 15/20 minuti non riescono a farti firmare, ti salutano e passano alla prossima porta.
Se ti sei perso i i 4+1 consigli per cui è meglio evitare di fare un contratto tramite call center ti consiglio di leggere l’articolo che puoi trovare qui
—> 4+1 consigli per evitare di fare un contratto tramite call center <—
Il tempo è denaro, per loro ancora di più.
Supponiamo che lo stipendio di un venditore porta a porta sia di 1000€ per 20 giorni lavorativi e supponiamo che mediante guadagna 35€ per ogni contratto.
La percentuale di chiusura è molto bassa in quanto con gli anni la figura del venditore porta a porta è stata screditata sempre di più per le continue truffe che sono state messe in atto; contratti non richiesti, firme false, ne avrai sicuramente sentito parlare.
Per semplificazione facciamo che un contratto venga chiuso ogni dieci visite, quindi per guadagnare 50€ al giorno(1000€:20 giorni lavorativi) devono chiudere circa un contratto e mezzo al giorno, quindi quindici visite.
15 visite al giorno, quindi parlare con 15 persone diverse(se non di più) senza considerare la strada, le pause.
Che livello di attenzione potrà avere ogni singola persona per analizzare la sua situazione energetica?
NB i numeri con cui sto facendo l’esempio sono molto bassi
Questo è uno dei motivi che mi ha spinto a non voler fare il venditore porta a porta: Non poter dedicare il giusto tempo e la giusta attenzione alle persone con cui entravo in contatto.
Il secondo motivo riguarda la mancanza di etica e trasparenza del venditore porta a porta.
Una volta che si riesce ad entrare e a visionare le bollette c’è la corsa al tempo; c’è un lasso di tempo per portare a casa il contratto.
In un tempo molto ristretto il venditore porta a porta è costretto a raccontarti tutta una serie di bugie per stordirti e convincerti che passare con lui sia la soluzione ideale.
L’analisi di una bolletta non è solamente la comparazione del prezzo dell’energia elettrica, ma bensì una valutazione più approfondita dei tuoi consumi, di eventuali agevolazioni, errori di fatturazione, letture.
Alla fine se bastasse solamente la comparazione del prezzo avresti bisogno di qualcuno che ti suggerisce?
Paghi 0,08€/kWh, trovi un’offerta a 0,07€ e te l’attivi direttamente online senza il parere di nessuno.
Ma purtroppo non funziona cosi, come ho spiegato in un precedente articolo il prezzo non è mai quello che realmente ti offrono.
—> Come evitare le truffe nel cambio fornitore <—
È per questo che la maggior parte la mattina si carica con la musica a palla, face to face con un collega a simulare la tiritera da dire al potenziale cliente e le obiezioni da superare, in modo da essere sempre sul pezzo e sfruttare ogni singola visita per portare a casa il contratto nel minor tempo possibile.
Che per carità ci sta, stanno lavorando ed è giusto che da questo lavoro ne traggono un guadagno. Ma la qualità del loro lavoro qual è?
Non danno nessun valore aggiunto, sono delle trattative short, corte. Non hanno il minimo interesse a risolvere i tuoi problemi, anche se apparentemente ti dicono “non ti preoccupare, tranquillo ci penso io” solamente per conquistare la tua fiducia, farti firmare il contratto e poi sparire nel nulla.
(Se ancora non l’hai letto ti consiglio di scaricare il manuale dell’antitruffa contenente 5 consigli per smascherare i truffatori in seduta stante. Lo puoi ottenere gratis iscrivendoti all’energyletter nel box che puoi trovare alla tua destra o in fondo all’articolo )
È ovvio che le mie motivazioni dette in precedenza sono frutto dell’esperienza e della professionalità acquisita negli anni, che mi hanno portato a capire che quel giorno ebbi quella reazione semplicemente perché il sistema di vendita porta a porta andava a cozzare con i miei valori.
Ormai sono anni che sono in questo settore e ho avuto modo di ascoltare migliaia di persone, ognuno con una storia diversa, ma alla fine la sostanza non cambiava: erano stati truffati, presi in giro.
Se dovessi trovare due parole che si sposano bene per il venditore porta a porta le prime che mi vengono in mente sono; approssimativo e assente.
Approssimativo in quanto tendono ad approssimare le informazioni che ti devono dare o meglio ti danno solamente quelle che fanno comodo a loro.
Assente perché se al primo approccio il venditore porta a porta si rileva una persona cordiale, simpatica con tutta la disponibilità di questo mondo appena firmerai il contratto e uscirà dalla porta ti potrai dimenticare di lui.
Anzi, ti ho appena mentito. Probabilmente ti ricontatterà mesi dopo per proporti il passaggio ad un’altra compagnia e riprendersi il gettone nuovamente.
Quindi ricapitolando i motivi per cui è sconsigliato affidare le tue fornitore ad un venditore porta a porta:
1)Mentono per il proprio tornaconto facendo solamente i loro interessi;
2)Hanno una preparazione inerente alle tecniche di vendita alta, ma una preparazione tecnica sul settore basilare, ciò non fa loro dei professionisti;
3)Non hanno interesse nel risolvere le tue problematiche, da li non ci guadagno niente;
4)Una volta che ti hanno venduto il loro fornitore, spariscono.
Credo proprio che questi 4 motivi possano bastare per farti capire che se vuoi un professionista per le tue utenze, che ti tenga sotto controllo le tue bollette e che fa i tuoi interessi il venditore porta a porta non è la figura che fa al caso tuo.
Tornando alla mia esperienza personale, mi ha permesso di capire molte cose in merito a questo sistema di vendita e con l’esperienza accumulata negli anni ho sviluppato un sistema che fa proprio l’opposto di quello che abbiamo detto finora.
1)Trasparenza al fine di tutelare i tuoi diritti da consumatore e fare i tuoi interessi;
2)Preparazione tecnica del settore molto alta, in quanto specializzati solamente in questo;
3)Risoluzione delle problematiche e attivazione tutela legale qualora ce ne fosse bisogno;
4)Massima disponibilità per soddisfare le tue esigenze.
Tutto questo prende il nome di “Sistema di Tutela” per mettere in protezione le tue forniture.
Se ancora non hai avuto modo di conoscerlo ti invito a proseguirne la lettura per capire realmente se il nostro sistema può fare al caso tuo.
Scopri ora come mettere in protezione le tue forniture con
il Sistema di Tutela
Per ogni altra informazione puoi sempre iscrivermi a info@giovanniriccobono.it
Think big(pensa in grande), insieme si può,
Giovanni.
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