Quando si parla di diritti, si pensa spesso a ciò che va rivendicato. Io ho scelto un’altra strada: quella di costruire e formare. Perché denunciare senza offrire strumenti crea solo rumore. Invece, fornire competenze significa lasciare qualcosa di concreto. Per questo, quando ho accettato di partecipare al primo corso italiano di Alta Formazione per Esperti nella Tutela del Consumatore.

Il corso si è tenuto tra settembre e dicembre 2024, presso il Dipartimento Giuridico di Roma della European School of Economics, diretto da Giuseppe Cassano. In questi mesi, ho lavorato accanto a un gruppo selezionato di discenti, con i migliori professionisti italiani.

Il corso Esperto nella Tutela del Consumatore

Il corso è stato realizzato in collaborazione con Consumerismo No Profit. Ogni lezione alzava l’asticella. Ogni docente ha portato un pezzo autentico del proprio sapere. Magda Bianco, Massimo Ricci, Enrico Maria Cotugno, Federico Ruffo, Antonio Pinto, Barbara Puschiasis, Fabio De Dominicis, Gianluca Sepe. E ancora: Mariangela Claudia Calciano, esempio di pragmatismo. E naturalmente, Giuseppe Cassano, mente raffinata, capace di combinare rigore e leggerezza.

Ho visto nascere, all’interno dell’aula, non solo competenze, ma anche una nuova leadership. A settembre 2025 il corso riprenderà. Il formato resta quello vincente: lezioni multipiattaforma, casi studio, workshop operativi. Tutto aggiornato alle trasformazioni digitali, normative, relazionali. Perché chi oggi si occupa di consumatori deve conoscere il funzionamento delle Autorità, saper leggere i contratti, individuare una clausola scorretta o una pubblicità ingannevole.

Cosa abbiamo costruito (e cosa costruiremo)

Chi ha partecipato al primo ciclo ha acquisito strumenti reali:

  • Analisi della contrattualistica e individuazione di clausole abusive;
  • Interpretazione della normativa europea e nazionale in materia consumeristica;
  • Tecniche di negoziazione e risoluzione dei conflitti;
  • Lettura critica della pubblicità, con focus sugli influencer;
  • Gestione dei rapporti con le Autorità Garanti (AGCM, AGCOM, ARERA, IVASS, Banca d’Italia, CONSOB);
  • Comunicazione istituzionale e pubblica;
  • Approccio pratico alle Class Action;
  • Studio delle truffe digitali più diffuse.

Ogni modulo aveva un obiettivo preciso:

  • Riconoscere le pratiche commerciali scorrette;
  • Valutare la trasparenza nei contratti;
  • Intervenire su segnalazioni alle Autorità;
  • Offrire consulenza giuridica e strategica;
  • Costruire strumenti di tutela anche in ambito digitale;
  • Sviluppare una rete di professionisti pronti a collaborare.

Abbiamo costruito una base. Da settembre, aggiungeremo un piano in più. Chi esce da questo percorso ha davanti diverse strade:

  • Collaborazioni con studi legali specializzati;
  • Incarichi presso le Autorità o enti di tutela;
  • Ruoli aziendali nei reparti Legal, Relazioni o Customer Care;
  • Attività autonoma come consulente stragiudiziale;
  • Accesso a reti europee dedicate alla tutela dei diritti.

In più, i partecipanti possono stipulare una convenzione di collaborazione con Consumerismo.

Formare significa avere una visione

Ho sempre pensato che insegnare significhi prendere una posizione. Significa credere che le cose possano essere fatte meglio. E noi abbiamo il dovere di farlo. La tutela dei consumatori non è più un tema di nicchia. Riguarda il modo in cui viviamo, acquistiamo, interagiamo. Ma soprattutto, riguarda il modo in cui scegliamo da che parte stare.

E ora?

Continuiamo. Io ci sarò. Non solo come docente, ma come persona che ha scelto di stare dentro le cose, che vuole creare una comunità competente, credibile, in grado di incidere davvero.

Se anche tu hai un problema con luce o gas, sappi che puoi difenderti e far valere i tuoi diritti. A te la scelta adesso: continuare a mantenere il disagio o affidarti a degli specialisti?