In questi giorni sta arrivando, in casa di migliaia di consumatori, questa lettera da parte dell’agenzia delle entrate, dove viene comunicato che non risultano i pagamento, relativi al 2016, anno in cui è entrato in vigore, con la legge di stabilità del 2016, la legge 2018, che introduceva, appunto il canone rai in bolletta.
In merito a ciò sarebbe opportuno riportare le seguenti precisazioni al fine di evitare fraintendimenti e ritrovarsi con delle brutte sorprese:
1) La nuove legge introdotta prevedeva, e prevede, l’addebito sulle fatture emesse dalle imprese elettriche nei confronti dei titolari di energia elettrica con una tipologia di contratto domestico residente.
2) Qualora il titolare di un contratto di fornitura non abbia la residenza nel punto dov’è attivo il contratto di energia elettrica, non si ritroverà addebitato il canone rai in bolletta, MA dovrà pagare sempre il canone rai se detiene apparecchi all’interno dell’abitazione, attraverso F24.
3) Può capitare che in nucleo familiare i due coniugi abbiano residenze diverse e magari due contratti di fornitura da domestico residente. In questo caso il canone rai andrà pagato solamente una volta, in quanto è il nucleo familiare che comanda.
4) Un’altra casistica da attenzionare è quella relativa ad eventuali volture, ovvero cambi di intestazione del contratto di fornitura luce e gas. Può accadere che nonostante sia stata pagata parte della tassa, essa venga riaddebitata in toto una volta effettuato il cambio di intestatario.
In questo caso occorrerà far presente, sempre all’agenzia delle entrate, che il nucleo familiare è lo stesso e pertanto richiedere il ricalcolo delle somme.
Ci sarebbero da approfondire numerose casistiche, ma queste mi sembra di capire che siano quelle più frequenti.
Insieme si può,
Giovanni.
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