Introduco questo articolo con una breve storia(triste).

“Ah che bello ho cambiato fornitore, finalmente potrò risparmiare(almeno cosi mi ha detto il venditore) e dedicare il risparmio per andarmi a mangiare una pizza fuori o per il mio abbonamento a sky”.

Qualche mese dopo…

“Arrivata la bolletta, non è proprio come credevo, sicuramente avrò consumato di più, e questa cos’è? Un’altra bolletta? E quale devo pagare? Mannaggia, aspetta chiamo il mio consulente, non risponde, mannaggia, e adesso che faccio? Speriamo che non mi stacchino la luce.”

Fine della storia.

Ti è mai capitato di esserti trovato in una situazione simile in prima persona o sentito parlarne al bar?

Se la tua risposta è si ti consiglio di leggere fino alla fine in modo tale da poter scoprire come avresti dovuto comportarti per risolvere il problema della doppia fatturazione uguale e se per ciò ti toccava un indennizzo(rimborso)

La storiella di prima riguarda proprio il problema della doppia bolletta, ovvero due bollette diverse per fornitore, ma uguali per periodo di consumi.

Tu decidi di cambiare fornitore.

Tra le varie comunicazioni tra i due fornitori (fornitore uscente e fornitore entrante) il tutto non avviene nel migliore dei modi.

Il nuovo fornitore prende in gestione la tua fornitura, ma il vecchio non si ricorda di cessare la fatturazione e quindi ecco che vengono recapitate a casa due bollette: una del vecchio fornitore e una del nuovo, ma con gli stessi periodi di consumo.

Quindi come comportarsi in presenza di una doppia bolletta?

La prima cosa da fare e NON pagare subito le bollette ma verificare chi aveva il diritto di fatturazione in quanto nostro fornitore, pertanto nel caso in cui l’addebito avvenga tramite domiciliazione bancaria ti consiglio di contattare la tua banca chiedendo di bloccare il SEPA bancario, spiegando la situazione.

Questo per evitare lunghi tempi di rimborso, se abbiamo la possibilità di agire in tempo ben venga.

Seconda cosa da fare è verificare chi realmente è in possesso della nostra fornitura, abbiamo due modi per poterlo fare:

-contattare i due fornitori e farsi spiegare come stanno le cose;

-contattare lo sportello del consumatore per avere una risposta sicura del nostro fornitore e della data di switch.

La via più celere è senza dubbio quella di effettuare le chiamate al fornitore ma potrebbe risultare anche la più complessa.

Difatti nonostante l’evidente errore i fornitori si comportano da scaricabarili e ti ritroverai senza aver risolto il problema.

Quindi ciò che ti consiglio è che se vedi che incominciano a farti perdere tempo contatta lo sportello per il consumatore in modo da poter avere una risposta ufficiale, alla quale i fornitori non potranno più temporeggiare.

Una volta individuata quale della doppia bolletta è regolare e quale no bisogna inviare la richiesta di rettifica(quindi annullamento) al venditore con cui non ha avuto alcun contratto di fornitura nel periodo di consumo oggetto della bolletta.

Se, per qualsiasi motivo, ti capitasse di inviare la richiesta di rettifica al fornitore sbagliato, cioè a quello che aveva titolo a fatturare, quest’ultimo è tenuto a informare il cliente dell’errore entro 30 giorni solari, cioè secondo i tempi previsti per la risposta alle richieste di informazione.

Una volta effettuata la richiesta al fornitore, quest’ultimo deve provvedere alla rettifica di fatturazione ed eventualmente accreditarti le somme non dovute, già pagate, entro 20 giorni solari dalla data in cui ha ricevuto la richiesta di rettifica fatturazione.

Una volta scaduto questo termine e il fornitore non ha ancora provveduto a restituire l’importo dovuto sarà costretto a versare sulla bolletta di chiusura del contratto un indennizzo automatico di 20 € se la rettifica arriva al cliente entro 40 giorni, di 40 € se arriva tra 40 e 60 giorni, di 60 € se arriva oltre 60 giorni.

Il cliente ha diritto a ricevere l’indennizzo entro 8 mesi dalla data in cui il venditore(sbagliato) ha ricevuto il reclamo per la doppia bolletta

Ti stai chiedendo se c’è possibilità di poter prevenire un disservizio del genere?

Certo che si, con dei piccoli accorgimenti è possibile evitare ciò.

In primis il nuovo fornitore è tenuto ad inviarti, una volta completate le opportune verifiche, una lettera di benvenuto che ti informa della data in cui entrerai in fornitura con loro.

Già questo è un primo dato utile, in quanto hai come riferimento una determinata data.

In virtù della data di entrata in fornitura, il vecchio fornitore dovrà inviarti una bolletta di chiusura, dove solitamente viene restituito anche il deposito cauzionale(se previsto).

Facciamo un esempio pratico:

Il nuovo fornitore ti comunica che entrerai in fornitura con loro dal 1 Dicembre.

Il vecchio fornitore dovrà farti pervenire la bolletta di chiusura contratto con i consumi fino al 30 Novembre riportante proprio la dicitura “ultima fornitura/bolletta di chiusura contratto o frasi analoghe”.

Se ciò non avviene è opportuno verificare se la procedura di cambio fornitore abbia subito dei problemi ed eventualmente sollecitare la bolletta di chiusura.

Oggi i casi di doppia bolletta, fortunatamente, si sono ridotti notevolmente, ma capita ancora qualche disservizio del genere.

Per non farti trovare impreparato, qualora dovresti ricevere una doppia bolletta, tieni a mente questo articolo qualora ti dovesse capitare una situazione del genere e se vuoi approfondire la delibera dell’Autorità è la Delibera ARG/com 164/08

Se hai bisogno di maggiori informazioni puoi scrivermi a info@giovanniriccobono.it

Insieme si può,

Giovanni.

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