Oneri di sistema o onore del sistema?
Mi viene da dire “da sempre” che leggo commenti indignati da buona parte dei consumatori sotto articoli di varie giornate giornalistiche o personaggi “da baraccone”.
La bolletta elettrica penso che si possa dire che è odiata da buona parte degli italiani, i motivi non stiamo qui ad elencarli.
Solamente la voce oneri di sistema basta e avanza per farti raddrizzare i capelli e spalancare gli occhi.
Tuttavia c’è da fare una precisazione: purtroppo le bollette dell’energia elettrica, cosi come sono oggi, racchiudono svariate voci che NON sono di competenza dei fornitori, i cosiddetti oneri passanti. (tra cui anche gli oneri di sistema)
Per comprendere meglio dove voglio arrivare, occorre fare un salto indietro di circa venti anni, agli albori della liberalizzazione del mercato libero delle telecomunicazioni.
In principio era sotto il monopolio Telecom, pian piano si è andati verso la liberalizzazione che conosciamo oggi!
Inizialmente se un consumatore voleva usufruire di altre tariffe, valutate migliori, era costretto a:
- dover digitare un codice che identificava l’operatore con cui voleva effettuare la chiamata;
- ricevere minimo due bollette.
Difatti vi era una bolletta fissa di Telecom e l’altra/le altre di tutti gli operatori con cui aveva effettuato le telefonate.
Probabilmente ricorderai questo particolare.
Ora prova solamente ad immaginare che significa dover ricevere 3 o 4 bollette in due mesi da diverse aziende, ognuna per le proprie competenze.
Di certo per il consumatore finale non doveva essere tanto pratico. Che ne pensi?
Perché ti dico ciò?
Oggi i fornitori di energia elettrica, ma anche del gas, fungono principalmente da riscossori per altre società, tra cui:
- Terna e vari distributori, per quanto riguarda il trasporto;
- Diciamo ARERA per esemplificazione, per gli oneri di sistema;
- Agenzia delle Dogane, per le accise e le imposte;
- Agenzia dell’Entrate, per il canone rai.
Quindi quando riceviamo la bolletta dal nostro fornitore, lo stesso, oltre a richiedere il pagamento delle sue competenze, relative esclusivamente alle spese per la materia energia e in alcuni casi ad altre partite, nello stesso momento sta fatturando importi anche per altre società.
Ora, saresti disposto a ricevere almeno 4 bollette ogni due mesi?
Ciò porterebbe ad una situazione migliorativa o peggiorerebbe la già poca consapevolezza che i consumatori hanno nei confronti delle proprie bollette?
E non ditemi “servizi di trasporto? e che me la portano a mano?” perché purtroppo è un discorso che non regge.
Tempo fa ho approfondito proprio questo discorso, che riporto per completezza dell’argomentazione:
“Quando andiamo in un supermercato o ad acquistare un altro bene, ciò che vediamo esposto è il prezzo finale del bene che comprende tutta la filiera che c’è dietro: produzione, grossista, trasporto, fornitore ed infine il prezzo al consumatore che può variare in base al punto vendita da cui acquistiamo.
La butto proprio semplice semplice: quando acquistiamo una bottiglia di salsa, non vediamo scritto:-0,15€ produzione;
-0,20€ distribuzione;
-0,16 grossista;
-0,20€ venditore;
-0,12€ smaltimento.
Ma vediamo scritto: 0,83€, lo prendiamo andiamo alla cassa e paghiamo. (i numeri presi sono puramente casuali).
Nessun supermercato dice “compra la salsa da me perché non ti faccio pagare le tasse”.
Ognuno ha la propria offerta commerciale è il consumatore decide dove andare a fare la spesa!
Stop. Punto.
Questo ragionamento purtroppo alla fine della filiera energetica non avviene, ma si continua a fare i conti con venditori scorretti che esordiscono “con noi non paghi le tasse” “ti dimezzo del 50% la bollette” e storie cosi.”
Qualche giorno fa il sole 24 ore ha pubblicato un articolo dove parlava della ricetta dell’ARERA per ridurre questi benedetti oneri di sistema (che ad oggi pesano di circa il 20% sulla bolletta elettrica e principalmente riguardano oneri che non hanno niente a che vedere con l’energia).
Cosa propone questa ricetta?
Che l’eliminazione di tali oneri di sistema dalle bollette passerebbe per il trasferimento della fiscalità.
Ciò vuol dire che verrebbero eliminati dalle bollette, ma introdotti sotto qualche altro forma.
Ergo: non cambierebbe nulla a livello di uscite per i consumatori, che si vedrebbero solamente diminuita la bolletta e allo stesso tempo aumentare qualche altra spesa del bilancio famigliare.
Il sistema energetico è un sistema complesso, ci permette di accendere luci, TV, ricaricare il proprio smartphone e mettere in funzione i più svariati elettrodomestici/macchinari in qualsiasi momento vogliamo, soddisfacendo immediatamente i nostri bisogni, oggi è una cosa naturale, ma tutto il processo che c’è dietro non lo è e necessita di continua manutenzione, ricerca e sviluppo.
I problemi sono ben altri, ma non è questa la giusta sede per approfondirli.
Insieme si può,
Giovanni.
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