Ogni giorno numerosi imprenditori sono alla ricerca di soluzioni per risparmiare sui propri costi fissi inerenti all’energia elettrica, cercando la soluzione migliore tra le più variegate offerte proposte dai numerosi fornitori.

È normale, di solito le aziende hanno dei consumi molto elevati rispetto ai consumatori privati e anche un centesimo di differenza può trasformarsi in una cifra alquanto interessante alla fine dell’anno.

Più grande è l’imprenditore, inteso a livello aziendale, più “grande” sarà la tua bolletta.

Tuttavia c’è una strada, più sicura, senza il minimo rischio che si possa cadere in una truffa e rimetterci dei soldi

Se anche tu sei un imprenditore che vuole ottimizzare i costi energetici o conosci qualcuno interessato a farlo, ti consiglio di leggere questo articolo fino alla fine

Nell’immenso settore energetico si è pensato bene di riservare delle agevolazioni a determinate aziende, permettendo loro di poter risparmiare nella bolletta della luce.

Tuttavia non tutti ne sono a conoscenza ma soprattutto non tutti ne possono trarre il beneficio.

Prima di entrare nel dettaglio vediamo da vicino a quali tipi di tassazione sono soggette le aziende, oggi in Italia, nelle loro bollette: abbiamo l’accisa e l’iva.

L’accisa è un’imposta erariale sul consumo e può essere civile o industriale e viene applicata alla quantità di energia consumata, indipendentemente dal contratto o fornitore scelto.

C’è anche la possibilità di azzerarla qualora l’azienda rientri in determinate classificazioni ATECO, che sono le seguenti:

L’Ateco è un codice identificativo alfanumerico che classifica le imprese quando entrano in contatto con le pubbliche istituzioni e quando dialogano tra loro.

Questo codice viene fornito all’apertura di una nuova attività e ne rende possibile la classificazione a livello contributivo.

-Imprese che producono elettricità;

-che impiegano l’energia elettrica per esercizio delle linee ferroviarie per il trasporto di merci/passeggeri;

-che impiegano l’energia elettrica per il trasporto urbano/interurbano;

-Opifici industriale che consumano almeno 1.200.000 (un milione e duecento mila) kw al mese.

Si, Giovanni ma io ho un’azienda che non impiega l’energia né per i treni, né per i trasporti, come devo fare per ottimizzare i costi?

Hai ragione, ora ci arriviamo.

È legittimo fare questo passaggio, un domani chissà potresti ritrovarti a lavorare per un’azienda di questo genere o addirittura esserne il dirigente, quindi avere queste informazioni fa sempre comodo!

Arriviamo a ciò che può essere utile davvero per te, sicuramente troverai la prossima soluzione “più a portata di mano” e poter finalmente ridurre i costi energetici della tua azienda.

L’altra agevolazione riguarda quella dell’imposta sul valore aggiunto, ovvero la nostra amata IVA.

Molti non sanno che si può ottenere l’agevolazione al 10%, grazie al D.P.R. 633/7. Infatti tutte le aziende presenti nella Tabella A parte III n°107, hanno diritto a quest’agevolazione, ovvero:

-aziende estrattive e manifatturiere;

-aziende agricola;

-caserme, scuole, case di riposo, conventi, orfanotrofi;

-utenti che impiegano l’energia elettrica per impianti irrigui/sollevamento.

(Ci sono altri tipi di agevolazioni riservate a esportatori, sedi diplomatiche, organizzazioni internazionali riconosciute, forze armate, Città del vaticano e Repubblica di San Marino, per loro l’imposta sul valore aggiunto è pari a zero).

Considerando che le imposte, accise e iva costituiscono in media il 14% della bolletta, si può risparmiare sui costi della stessa solamente verificando se la classificazione ATECO della tua azienda rientra in questi benefici.

A dimostrazione di ciò ti racconto la storia di Giuseppe, ignaro dei benefici che poteva ottenere

Come far risparmiare immediatamente almeno il 12% nella bolletta della luce alla tua azienda

Giuseppe una persona di circa 50 anni, sveglio, simpatico e molto alla mano. E’ titolare di un’azienda di coltivazione di fiori in piena aria a Marsala, in provincia di Trapani.

(Se vi interessa il settore e volete entrare in collaborazione con Giuseppe potete trovare le informazioni per mettersi in contatto con lui tramite la sua pagina facebook Flornova)

Abbiamo verificato se il suo codice ATECO (01.19.10) rientrasse nelle categorie presenti nella Tabella A ed abbiamo avuto esito positivo.

Cosi facendo abbiamo eliminato subito il 12% (subito subito no, ma abbiamo fatto richiesta al suo fornitore e una volta ricevuta, compilata ed inoltrata la documentazione ha applicato l’agevolazione).

A conti fatti, come specifica nel suo commento, ha pagato inutilmente circa 50€ a bimestre, che in un anno si trasformano in 300€.

Calcolando che ha quest’azienda da oltre 10 anni, arriviamo alla cifra di 3000€(si tratta di una media in quanto 10 anni fa l’iva era al 20%) che poteva benissimo spendere in altro o investire per potenziare la sua attività.

Fortunatamente Giuseppe nel suo cammino ha incontrato una persona non interessata solamente ai suoi interessi, ma in primis a quelli dei suoi cliente.

Infatti, l’applicazione di tali agevolazioni non sono automatiche, ma bisogna farne esplicita richiesta al proprio fornitore che inoltrerà la documentazione relativa da rinviare.

Quindi se avevi questa agevolazione con il vecchio fornitore e hai deciso di cambiare, ti consiglio di verificare subito in quanto stai buttando dei soldi che potresti tranquillamente tenerti in tasca.

In conclusione è fondamentale conoscere come ottimizzare i costi, anche grazie alle agevolazioni.

Si cambia e stra-cambia fornitore cercando il contratto migliore, cercando il risparmio in lungo e in largo senza concentrarsi su ciò che di diritto ci spetta.

Anche qui affidarsi a dei professionisti fa la differenza.

Se hai dei dubbi in merito alle agevolazioni che la tua azienda potrebbe ottenere puoi scrivermi a info@giovanniriccobono.it

P.S. In questo articolo ho parlato solamente dei benefici riservati alle aziende, se sei interessato anche alle possibili agevolazioni per risparmiare sulla tua bolletta residenziale LEGGI “Come ottenere il Bonus Energia”!

Insieme si può,

Giovanni.