Capita sempre più spesso che nella compravendita di immobili le utenze di ritrovarsi con problemi legati alle utenze di luce e gas.

Il vecchio proprietario vi affitta o vende l’immobile, vi assicurate che tutto sia in regola per prendere possesso dell’immobile, appena fatto vi ritrovate con i servizi di luce e gas chiusi, in quanto risultano dei debiti e il fornitore ha chiuso i “rubinetti”.

È la classica situazione in cui si ritrovano numerosi consumatori alle prese di dover entrare in un nuovo immobile, indipendentemente se per uso domestico o commerciale.

La maggior parte delle volte si ritrovano a dover pagare delle morosità che non gli appartengono (debiti pregressi) per sistemare la situazione il più celermente possibile, causa anche dell’ostruzionismo che molti fornitori, che pur di non rinunciare al credito intimano di pagare i nuovi possessori.

Questo succede in quanto ancora oggi l’importanza di dedicarsi anche alle utenze luce e gas viene sottovalutata, pensando che siano l’ultima ruota del carro a cui dedicarsi.

Facciamo ben attenzione che l’intero immobile/locale sia in regola, non esistano degli abusi, che le carte corrispondano con l’effettiva disposizione, e poi? E poi basta, ci si dimentica completamente delle utenze.

Le utenze sono indispensabili per poter accedere e usufruire dell’immobile, senza di esse abbiamo poco da fare.

È bene chiarire fin da subito una cosa.

Se ti trovi in una situazione dove la fornitura presenta dei debiti pregressi sappi che non devi pagare assolutamente niente, nemmeno un centesimo. Se realmente quel debito non ti appartiene.

Il venditore può rifiutare al cliente che richiede la voltura i debiti del precedente intestatario?

A questa domanda, l’ARERA, l’autorità che regola anche il mercato energetico, risponde chiaramente che:

“In linea generale no, perché i debiti del precedente cliente sono riferiti ad un contratto diverso cui il nuovo cliente è totalmente estraneo. Il venditore ha la facoltà di richiedere una dichiarazione di estraneità al debito.”

È possibile farsi riattivare le utenze chiuse per morosità dal fornitore, una pratica, in certi casi, leggermente più lenta rispetto alla normale voltura o al normale subentro, ma sicuramente ti permetterà di risparmiare del denaro.

Esistono procedure a tutela del consumatore che si trovano in queste situazione e i fornitori hanno l’obbligo di rispettarle, una volta appurato che realmente si è estranei a quelle dei debiti pregressi.

Nel 2018 l’agcom ha richiesto e ottenuto da 18 operatori del settore energetico che venisse chiarito in quali ipotesi e a quali condizioni, in caso di voltura o subentro, i consumatori siano tenuti pagamento dei corrispettivi ancora dovuti, appunto debiti pregressi dal precedente titolare del contratto di fornitura di energia elettrica e/o gas.

Su invito dell’Autorità, i 18 operatori hanno modificato le condizioni generali di contratto, le FAQ e la relativa modulistica in modo da specificare che il consumatore non è tenuto al pagamento delle eventuali morosità pregresse relative ai punti di fornitura oggetto del contratto, a meno che non sussistano rapporti giuridici o di fatto tali da presupporre una continuità con il cliente uscente; nonché in quali casi e con quali modalità, al contrario, il nuovo cliente sia tenuto a dimostrare l’estraneità al debito pregresso del precedente intestatario del punto di prelievo.

Tale intervento rende chiaro che non è possibile condizionare l’esito positivo delle procedure di voltura o subentro al pagamento di debiti pregressi cui il richiedente sia del tutto estraneo.

Gli operatori coinvolti sono stati Acea Energia, Agsm Energia, Axpo Italia, Edison Energia, Enel Energia, Engie Italia, Eni gas e luce, Estra Energie, Eviva, Geko, Gelsia, Green Network, LW Energy, MBI gas e luce, Miwa Energia, Optima Italia, Repower vendita italia e Sorgenia.

Partiamo dal presupposto che la voltura a tutti gli effetti è la cessazione del contratto di fornitura con un cliente finale e l’attivazione di un nuovo contratto con un nuovo cliente finale, pertanto con la voltura si interrompe un contratto per riattivarne un’altra.

Pertanto il nuovo intestatario che si trovi in una situazione del genere ha tutto il diritto di ottenere la voltura o il subentro dei punti di prelievo richiesti.

Per far ciò è necessario richiedere al fornitore il modulo di autocertificazione di estraneità al debito correlato dalla presa in possesso dell’immobile (atto di vendita, contratto di affitto, ecc.), in questo modo si certifica che a partire dalla data X (ovvero quella di presa in possesso dell’immobile) si è responsabili dei consumi e di conseguenza delle fatturazioni, ma non per quelli di prima e quindi per le morosità pregresse in essere.

Se ciò non dovesse succedere occorre interpellare lo sportello del consumatore o farsi supportare da qualcuno che è in grado di gestire la situazione ottimizzando tempo e denaro.

Ma come ben sappiamo prevenire e meglio che curare, quindi la situazione ideale è evitare di ritrovarsi in queste situazioni.

Come fare?

È opportuno che prima di firmare la presa in possesso dell’immobile si verifichi la situazione delle utenze, farsi rilasciare copia delle fatture dal proprietario e assicurarsi che tutti i pagamenti siano in regola, per una maggiore sicurezza si può far inserire tale dichiarazione nel documento che si andrà a firmare.

Questo ti permetterà di ottimizzare di molto le tempistiche, permettendoti di usufruire quanto prima dell’immobile ed evitando di spendere soldi per andare a coprire dei debiti che non ti appartengono.

LEGGI ANCHE: Come fare una voltura o un subentro anche se non conosci il fornitore

Proprio di recente mi è capitata l’ennesima pratica da dover gestire per tale situazione.

Salvatore, ha preso in locazione un locale e si è ritrovato con la potenza del contatore diminuita a causa….indovina? Proprio per un debito del precedente intestatario.

Ma non è finita qui. Trattandosi di un’attività commerciale ha dovuto rimandare l’inaugurazione del locale perché la potenza disponibile non gli permetteva di operare al 100%.

Oltre il danno la beffa.

Il fornitore di turno ha fatto ostruzionismo, riferendo che l’unica soluzione era quella di pagare i debiti.

Salvatore, su segnalazione di un mio cliente, si è rivolto a me è nel giro di 4 giorni abbiamo risolto la situazione, volturando il contratto di fornitura e ottenendo il ri-potenziamento del contatore.

Ancora una volta questa è la dimostrazione che affidarsi a persone che conoscono le regole del gioco può fare la differenza per ottimizzare tempo e denaro, anche nel caso di debiti pregressi.

Sono sicuro che adesso sai come comportarti qualora ti dovessi trovare in una situazione del genere, se ciò non dovesse bastare per risolvere la tua situazione puoi sempre scrivermi a supporto@giovanniriccobono.it.

Insieme si può,

Giovanni.

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