Altro appuntamento con la rubrica la “Tutela che non Ti Tutela”.

Oggi tocca a figli di Giuseppe districarsi nei meandri della tutela per far valere i propri diritti.

Tutto ha inizio a Novembre del 2016 quando Marco, uno dei figli di Giuseppe che gestisce le utenze come erede, riceve una fattura di chiusura contratto, dovuto al fatto che era stata eseguita una voltura sull’utenza.

Nel 2016 il fornitore rappresentante della maggior tutela era Enel Servizio Elettrico, oggi Servizio Elettrico Nazionale.

La bolletta riportava un importi di 413,51€, dovuti ad un conguaglio da Ottobre del 2013 al 16 Settembre 2016, data in cui ha avuto validità la voltura richiesta.

Fino alla chiusura del contratto la tipologia di letture era di tipo stimato.

Marco si strani molto di questa fattura, in quanto riguardava una casa in campagna dove da anni non vi era consumo e dove persino la levetta del contatore era abbassata, per ciò il consumo era sempre pari a 0 kWh.

È normale che quando si riceve una fattura strana la prima cosa che si fa è quella di contattare immediatamente il servizio clienti per chiedere spiegazioni, e infatti fu la prima cosa che fece Marco.

Ciò non fu semplice. In quanto, non essendo il diretto interessato (titolare della fornitura) a chiamare, l’operatore si rifiutò di fornire tutte le risposte alle domande che Marco aveva posto, e gli fu suggerito di inviare un reclamo scritto.

Marco non tentennò e invio il primo reclamo al fornitore, fiducioso che la situazione si fosse chiusa li.

Purtroppo la risposta data da parte del fornitore, fu un completo buco nell’acqua, difatti il fornitore non fece altro che ripetere che necessitava un contatto con il titolare della fornitura, in alternativa bisognava compilare un modulo di delego.

Nel caso di Marco il modulo da compilare era un’autocertificazione degli eredi, essendo che il padre, Giuseppe, non era più in vita.

Marco si rimbocca, nuovamente, le maniche (non avrebbero potuto informarlo di questa prassi già al primo contatto?) e compila insieme ai suoi fratelli il modulo richiesto, inviandolo insieme al reclamo scritto in precedenza.

Questa volta vi è una risposta da parte del fornitore, tuttavia lascia ancora più perplesso e infuriato Marco, in quanto viene comunicato che le letture fossero reali in quanto tele-lette.

Marco mi racconto in seguito che qualche anno prima la zona fu colpita da un temporale che creo diversi squilibri di tensione, dove, un’attività commerciale nei pressi dell’abitazione dovette mettere l’assicurazione per potersi fare rimborsare gli ingenti danni. A seguito di questo episodio il contatore “si brucio” e il display non dette più segni di vita (ed è per questo che letture erano sempre stimate).

Pertanto era impossibile che il fornitore sia riuscito ad avere una lettura reale.

A conferma di ciò il fatto che a seguito della voltura, la prima bolletta ricevuta dal nuovo intestatario della fornitura riportava, nuovamente, consumi stimati.

Era palese che quelle letture il fornitore della tutela se l’era completamente inventate.

Marco non demorde e procede a scrivere un nuovo reclamo, più corporso, più dettagliato di oltre 10 pagine, ma nulla, a questo reclamo non riceve nessuna risposta e la cosa muore li.

Qualche anno dopo, nel 2019, questo vecchio debito torna a farsi vivo, in quanto il Sig. Giuseppe aveva un’altra fornitura condominiale che per una serie di cose non era mai stata volturata. Della serie meglio tardi che mai.

Gli importi si differenziavano di qualche decina di euro, probabilmente per delle minimi rettifiche effettuate dal fornitore.

Il fornitore si è avvalso della fornitura ancora attiva per riscuotere la bolletta non pagata.

Marco, occupandosi sempre lui delle forniture del padre, contatta subito il fornitore per chiedere spiegazioni, il quale conferma che nella fattura è presente il vecchio debito.

Marco su tutte le furie (non avendo mai ricevuto risposta al reclamo) decide di detrarre il vecchio importo, pagando cosi solamente l’effettivo consumo della bolletta pervenuta, inoltre decide di affidare il tutto all’Associazione Tutela Consumatori con cui collaboro.

Nel frattempo a causa dell’importo scorporato dalla bolletta l’utenza fu cessata per 3-4 giorni e solamente a seguito del pagamento riattivata.

Pratica alla mano, abbiamo proceduto ad effettuare gli accertamenti del caso.

Visto che era stato già invitato un reclamo a cui non era pervenuta, per evitare di prolungare ancora i tempi per far luce sul caso, procedemmo direttamente col un tentativo di conciliazione presso lo sportello del consumatore.

Passa un mesetto prima dell’incontro e subito dal primo incontro fu chiara l’anomalia riscontrata da Marco sino a quel momento e mai presa in considerazione dal fornitore, grazie all’interno del distributore che comunica che aveva provveduto ad inviare le letture reali a seguito della sostituzione del contatore avvenuta ad inizio Dicembre 2017 (successivamente alla voltura), ma il fornitore, non si sa per quale motivo non li aveva mai contabilizzati e fatturati.

Per concludere il tutto ci vollero 3 incontri per definire il tutto, ma alla fine:

  • La bolletta contestata venne rimborsata (543€ di rimborso);
  • Le spese di cessazione e riattivazione della fornitura vennero stornate (58,55€);
  • E il cliente inoltre ottenne 250€ come indennizzo per il disservizio.

FOTO RICALCOLI

2609 kWh restituiti

Anche in questa puntata abbiamo visto come la vera tutela non è chi ti rifornisce, che vuoi o non vuoi, inconsapevole o consapevole, punta a fare i propri interessi, ma arriva da terzi, che non hanno conflitto di interessi e puntano solamente alla tutela del consumatore.

Vuoi evitare situazioni come questa?

Hai due possibilità.

O Scopri la guida gratuita che ti aiuterà passo dopo passo nella lettura del tuo contatore luce, e ti impegni puntualmente a comunicare con il tuo fornitore per evitare problemi togliendo tempo a te e alla tua famiglia o in alternativa contattarmi e delegare a me la gestione delle tue utenze.

Think big (pensa in grande), insieme si può,

Buon consumo,

Giovanni.